domenica 7 Settembre 2025
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Cagliari

Oliena, aggressione a San Lussorio: 29enne ferito, fermato un giovane

La comunità di Oliena è scossa da un tragico episodio avvenuto nelle prime ore del mattino, a seguito dei festeggiamenti patronali in onore di San Lussorio.

Un uomo di 29 anni, Carlo Boi, è rimasto gravemente ferito a seguito di un’aggressione armata, manifestando l’apice di una escalation di violenza innescata da una lite di cui le motivazioni restano ancora in fase di approfondimento investigativo.
L’evento, consumatosi in prossimità di un locale del paese, ha portato all’immediato intervento delle forze dell’ordine.

Un giovane di 19 anni, individuato e fermato dai Carabinieri del Norm di Nuoro, supportati dalla stazione locale e dal nucleo investigativo provinciale, è ora detenuto nel carcere di Badu ‘e Carros con l’accusa di tentato omicidio.
La gravità del provvedimento restrittivo riflette la serietà delle accuse e la potenziale intenzione criminosa dietro l’atto violento.
L’indagato, assistito dal suo legale, è stato sottoposto a un interrogatorio formale presso la caserma dei Carabinieri, durante il quale è stato ricostruito, nel dettaglio, il contesto e le dinamiche che hanno condotto all’aggressione.
Le prime ricostruzioni forensi suggeriscono che, durante la disputa, il 19enne avrebbe estratto un coltello, precedentemente occultato, sferrando due colpi mirati che hanno lesionato l’area inguinale e la coscia della vittima.

Carlo Boi è stato prontamente soccorso e trasferito in ambulanza presso l’ospedale San Francesco di Nuoro, dove riceve cure continue.
Sebbene le sue condizioni siano serie, i medici lo descrivono al di fuori del pericolo di vita, auspicando un rapido decorso di guarigione.

L’inchiesta, condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica, si concentra ora sulla ricostruzione completa delle motivazioni alla base della lite, cercando di chiarire se si sia trattato di un tragico caso di violenza improvvisa o di un conflitto premeditato.

Particolare attenzione viene dedicata all’analisi delle testimonianze, alla verifica delle possibili dinamiche relazionali tra i due individui e alla ricerca di eventuali elementi che possano deporre in merito all’intenzionalità dell’atto criminoso.

Il gip dovrà convalidare il provvedimento di fermo, valutando la sussistenza dei presupposti di legge e la gravità degli indizi a carico dell’indagato.
Il caso solleva, inoltre, interrogativi più ampi sulla gestione della sicurezza pubblica durante le celebrazioni religiose e sull’importanza di prevenire e contrastare la diffusione della cultura della violenza all’interno della comunità.

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