Un’operazione congiunta, complessa e capillare, condotta dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza lungo la costa cagliaritana, ha portato alla luce una serie di problematiche che investono la sicurezza alimentare, le condizioni di lavoro e la legalità in alcune attività commerciali.
L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento di diverse unità operative – dalle stazioni dell’Arma di Cagliari-Villanova e Cagliari- Sant’Avendrace, al Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Cagliari, passando per i militari del Nas (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) e i reparti specializzati del 2/o Nucleo Operativo Metropolitano e della compagnia Pronto Impiego delle Fiamme Gialle – ha evidenziato fragilità strutturali e carenze procedurali in due stabilimenti balneari e in un ristorante di pregio, situati rispettivamente sul Poetto e nella rinomata area di Marina Piccola.
Le verifiche igienico-sanitarie, condotte con rigore metodologico, hanno svelato scenari preoccupanti: in uno stabilimento balneare, il titolare si è visto contestare il mancato rispetto delle procedure Haccp, standard imprescindibili per garantire la sicurezza alimentare e la prevenzione di rischi per la salute pubblica.
Le criticità riscontrate non si limitano alla mera violazione delle normative, ma suggeriscono un sistema di controllo interno deficitario, con potenziali ripercussioni sulla salute dei bagnanti e dei clienti.
Analoghe criticità, caratterizzate da standard di pulizia insufficienti e da carenze strutturali che compromettono la sicurezza degli ambienti, sono emerse nel ristorante di Marina Piccola, con conseguente irrogazione di sanzioni amministrative e prescrizioni correttive a carico del gestore.
La presenza di queste anomalie solleva interrogativi sulla responsabilità dei proprietari e sulla necessità di implementare programmi di formazione specifici per il personale.
L’operazione non si è focalizzata unicamente sulla verifica del rispetto delle normative igienico-sanitarie e strutturali.
Un’indagine più approfondita, già in corso su disposizione della Guardia di Finanza, è stata avviata per accertare la regolarità dei rapporti di lavoro all’interno delle attività commerciali, con l’obiettivo di contrastare fenomeni di sfruttamento e lavoro nero.
Parallelamente, l’attività di controllo del territorio ha permesso di individuare e segnalare alla magistratura diverse situazioni di irregolarità penale.
Un cittadino senegalese, residente a Quartu Sant’Elena, è stato denunciato per detenzione illegale di armi (coltelli a lama fissa e a serramanico), mentre un giovane cagliaritano è risultato positivo agli alcoltest con un tasso superiore ai limiti consentiti.
Inoltre, due persone, originarie rispettivamente del Bangladesh e di Arona, sono state segnalate alla Prefettura per detenzione di hashish, droga il cui possesso è punito dalla legge.
L’operazione, che rappresenta un impegno concreto delle Forze di Polizia a garanzia della sicurezza e della legalità, non si conclude con questo intervento.
I controlli proseguiranno nei prossimi giorni, con particolare attenzione alle aree ritenute più sensibili, al fine di prevenire e contrastare qualsiasi forma di illegalità e di garantire un ambiente sicuro e accogliente per i residenti e i turisti.
L’iniziativa sottolinea l’importanza di una collaborazione sinergica tra le diverse articolazioni delle Forze di Polizia per affrontare in modo efficace le sfide complesse legate alla sicurezza e alla tutela della salute pubblica.