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venerdì 21 Novembre 2025

Perequazione ARNAS Brotzu: accordo parziale e scadenze al 2026

La complessa vicenda relativa alla perequazione dei dirigenti medici dell’ARNAS G.

Brotzu, fonte di crescente tensione e mobilitazione sindacale, sembra ora indirizzarsi verso una risoluzione, quantomeno parziale.
A conclusione di un percorso travagliato, segnato da uno stato di agitazione profonda e da un confronto strutturale con la Direzione Sanitaria, il sindacato CIMO ha reso noto la positiva conclusione, limitata a specifici aspetti, del tentativo di conciliazione avviato presso la Prefettura di Cagliari.

L’incontro, che ha rappresentato un punto cruciale nel percorso di mediazione, ha visto il commissario straordinario Maurizio Marcias assumere impegni concreti e temporalmente definiti riguardo al pagamento delle spettanze arretrate.
Un elemento di fondamentale importanza, visto che si tratta di somme maturate dai medici e rimaste in sospeso per un periodo prolungato, generando disagio economico e, non ultimo, professionale.
L’impegno assunto dal commissario prevede l’erogazione della perequazione relativa al 2023 entro il mese di dicembre del 2025 e quella del 2024 nel corso di gennaio 2026.

Queste date, seppur lontane nel tempo, costituiscono un segnale di speranza per i medici, che da tempo sollecitano un intervento risolutivo.

La fissazione di scadenze precise, inoltre, introduce un elemento di accountability che dovrebbe incentivare l’amministrazione a onorare gli impegni presi.

Emanuele Cabras, segretario aziendale CIMO ARNAS Brotzu, ha espresso un giudizio positivo sull’esito dell’incontro, sottolineando come questo passo atteso da numerosi mesi restituisca ai medici una maggiore certezza in merito alle risorse economiche a loro spettanti.
Cabras ha inoltre espresso un chiaro auspicio: il rigoroso rispetto dei tempi stabiliti, affinché le promesse non si traducano in vane aspettative.

Il sindacato CIMO si dichiara disponibile a collaborare attivamente nella fase di verifica amministrativa, cruciale per la corretta gestione dei flussi finanziari e per la trasparenza del processo.

L’attenzione ora è rivolta all’adozione formale degli atti necessari da parte dell’Azienda, passaggio imprescindibile per la piena attuazione degli impegni assunti e per il completamento del percorso di conciliazione.

La vicenda, pur con questo parziale esito positivo, resta aperta e richiede un monitoraggio costante per garantire che la risoluzione delle problematiche sia effettiva e duratura, non solo per il personale medico ma per l’intero sistema sanitario locale.

La questione solleva, inoltre, interrogativi più ampi relativi alla gestione delle risorse umane e alla programmazione finanziaria delle strutture sanitarie pubbliche, evidenziando la necessità di interventi strutturali per evitare il ripetersi di situazioni analoghe in futuro.

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