Un boato improvviso, un lampo breve nell’oscurità: un petardo lanciato sull’asfalto di via Lamarmora, a Cagliari, ha interrotto la quiete notturna, provocando un sussulto di apprensione tra i residenti del quartiere Castello. L’accaduto, avvenuto nelle immediate vicinanze della sede dell’associazione Chenàbura-sardos pro Israele, ha immediatamente innescato un’indagine della Digos, incaricata di ricostruire l’esatta dinamica e le motivazioni alla base del gesto.L’episodio si inserisce in un quadro più ampio di tensione e segna un’escalation preoccupante, considerando che si tratta del secondo atto vandalico a colpire la comunità ebraica locale in pochi mesi. Lo scorso settembre, infatti, il cancello e la vetrata d’ingresso di Chenàbura erano stati profanati con vernice rossa, accompagnati da un messaggio intimidatorio, “A fora is sionistas”, che riflette un’inquietante eco di antisemitismo.Chenàbura-sardos pro Israele rappresenta un punto di riferimento cruciale per la comunità ebraica di Cagliari, un luogo di aggregazione, di memoria, e di celebrazione delle proprie radici culturali e religiose. La sua missione si articola attorno alla promozione del dialogo interculturale, alla tutela del patrimonio ebraico sardo e al sostegno di iniziative a favore della sicurezza e del benessere della comunità israeliana. L’associazione svolge un ruolo significativo nel contrasto all’intolleranza e alla discriminazione, promuovendo la conoscenza e la comprensione reciproca tra culture diverse.L’atto vandalico, apparentemente di modesta entità, si rivela però gravido di significato simbolico, un’aggressione non solo alla sede dell’associazione, ma all’intera comunità che essa rappresenta. L’assenza di testimoni complica le indagini, rendendo più arduo l’identificazione dei responsabili. Le autorità si concentrano sull’analisi di elementi di contesto e sulla verifica di eventuali connessioni con gruppi o movimenti che promuovono l’odio e la discriminazione nei confronti della comunità ebraica.L’episodio solleva interrogativi profondi sulla crescente diffusione di sentimenti antisemiti, un fenomeno che si manifesta in varie forme, dall’odio verbale all’azione vandalica, e che richiede un impegno collettivo per essere contrastato. La salvaguardia della libertà di culto, la promozione del dialogo interreligioso e l’educazione alla tolleranza rappresentano strumenti fondamentali per prevenire atti di intolleranza e per costruire una società più inclusiva e rispettosa delle diversità. La comunità di Cagliari, e l’Italia intera, è chiamata a vigilare e a condannare con fermezza ogni forma di antisemitismo, affinché simili episodi non si ripetano e la memoria della Shoah non venga mai dimenticata.
Petardo contro Chenàbura: Cresce la tensione a Cagliari
Pubblicato il
