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sabato 25 Ottobre 2025

Poliomielite: la lotta continua tra successi e sfide globali

Nel corso dei decenni, l’eradicazione della poliomielite si è configurata come una delle sfide sanitarie globali più complesse e ambiziose.

La Global Polio Eradication Initiative (GPEI), avviata nel 1988, testimonia l’impegno congiunto di Rotary International e dei suoi partner – tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’UNICEF, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e, successivamente, la Bill e Melinda Gates Foundation – per sconfiggere questa malattia debilitante.
L’investimento economico, che ha superato i 2,1 miliardi di dollari, si è tradotto in un’azione concreta che ha protetto quasi 3 miliardi di bambini in 122 nazioni.

La poliomielite, causata da un virus altamente contagioso, rappresenta una minaccia particolarmente grave per i bambini al di sotto dei cinque anni.
La trasmissione avviene principalmente attraverso l’ingestione di acqua o alimenti contaminati, e il virus attacca il sistema nervoso, provocando paralisi irreversibile e, in casi estremi, la morte.
Nel 1988, la portata della crisi era allarmante, con 350.000 bambini affetti dalla malattia.

La collaborazione strategica con le organizzazioni menzionate ha permesso una riduzione fenomenale dell’incidenza della polio, abbattendola del 99,9% a livello globale.

Nonostante i progressi straordinari, la sfida non è ancora conclusa.

La poliomielite persiste come malattia endemica solo in Afghanistan e Pakistan, due contesti geopolitici complessi che ostacolano le attività di vaccinazione.
La fragilità di queste aree, segnate da conflitti, instabilità politica e limitato accesso ai servizi sanitari, rende l’eradicazione un processo arduo e richiede un impegno continuo.
La recente visita del presidente del Rotary International, il dottor Francesco Arezzo, insieme al Chairman della Rotary Foundation e a una delegazione PolioPlus, in Pakistan, sottolinea l’importanza di un dialogo costante con i governi e le autorità locali per rafforzare le strategie di vaccinazione e superare le barriere logistiche e culturali.
L’interruzione prematura degli sforzi di eradicazione comporterebbe conseguenze devastanti.
Le proiezioni indicano che, in assenza di un impegno sostenuto, la poliomielite potrebbe ritornare a paralizzare fino a 200.000 bambini all’anno, compromettendo il futuro di intere generazioni e destabilizzando i sistemi sanitari già provati.

La vaccinazione non è solo un atto medico, ma un investimento nel capitale umano, un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e sociale delle comunità più vulnerabili.

L’impegno nella lotta alla poliomielite trascende la mera assistenza sanitaria, incarnando un ideale di solidarietà globale e responsabilità condivisa.
Ogni goccia di vaccino somministrata è un passo verso un futuro più equo, in cui ogni bambino possa crescere sano e realizzare il proprio potenziale, liberato dalla paura e dagli effetti debilitanti di questa malattia prevenibile.
Il successo finale dipende dalla perseveranza, dall’innovazione e dalla resilienza di tutti coloro che si dedicano a questa nobile causa.

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