Il Premio Gianni Massa, prestigiosa iniziativa promossa dal Corecom Sardegna sotto la guida del presidente Mario Cabasino, si rinnova per la quinta edizione, affrontando un tema di stringente attualità: la rappresentazione della violenza nei media.
Un’analisi cruciale, soprattutto in un’epoca in cui il flusso di immagini e informazioni è ininterrotto e l’impatto sulle coscienze, in particolare quelle più giovani, richiede una riflessione approfondita.
Il premio, nato per celebrare il giornalismo in tutte le sue forme – scritto, fotografico, audiovisivo – e per stimolare la partecipazione di studenti universitari e scolastici, si propone di stimolare la ricerca di nuove prospettive e di un’etica professionale rigorosa nella trattazione di argomenti delicati come quello della violenza.
Non si tratta semplicemente di denunciare o di censurare, ma di comprendere le dinamiche comunicative, le responsabilità degli operatori dell’informazione e le conseguenze sulla percezione della realtà.
Quest’anno, il Premio Gianni Massa introduce una significativa evoluzione: l’assegnazione di un premio alla carriera.
Questo riconoscimento speciale sarà dedicato a una figura di spicco nel panorama dell’informazione sarda, un professionista che, nel corso della sua esperienza, abbia incarnato i valori dell’eccellenza giornalistica, contribuendo in maniera significativa alla crescita culturale e sociale dell’isola.
Un modo per onorare la dedizione, l’impegno e la competenza di chi ha dedicato la propria vita a raccontare la realtà, spesso affrontando sfide complesse e delicate.
Il bando completo, con tutte le linee guida, i requisiti e i criteri di valutazione, è disponibile per consultazione sul sito web del Corecom Sardegna.
Per favorire la massima partecipazione e incentivare un’ampia gamma di candidature, i termini per la presentazione degli elaborati sono stati riaperti, offrendo agli aspiranti candidati la possibilità di concorrere fino al 31 marzo 2026.
Si incoraggiano proposte innovative, analisi critiche e reportage investigativi che affrontino il tema della violenza mediatica con originalità e profondità, promuovendo una cultura dell’informazione consapevole e responsabile.
Il premio si configura dunque come un importante strumento per la formazione di nuovi talenti e per la valorizzazione del giornalismo di qualità in Sardegna.







