Il Parco di Molentargius, gioiello naturalistico a cavallo tra Cagliari e Quartu, si appresta a vivere una fase di profondo rinnovamento infrastrutturale con un intervento di consolidamento degli argini delle vasche salmastre che si estende per circa tre chilometri, da viale Colombo fino all’Impianto Idrovora del Rollone.
Questo ambizioso progetto, finanziato interamente dalla Regione con un investimento di 14,5 milioni di euro, non si limita a una mera opera di manutenzione, ma rappresenta una visione integrata che coniuga tutela ambientale, sviluppo sostenibile e valorizzazione turistica.
L’intervento, parte di un accordo quadro stipulato nel 2013 con il Consorzio del Parco, mira a rafforzare la resilienza delle infrastrutture esistenti, garantendo al contempo un miglioramento significativo della circolazione idrica all’interno del parco.
Questa ottimizzazione avrà un impatto positivo sull’intero ecosistema, favorendo la biodiversità e creando le condizioni ideali per la nidificazione dell’avifauna, in particolare dei fenicotteri rosa, simbolo indiscusso del parco.
La risistemazione delle arginature non solo tutela le strutture esistenti, ma apre anche a nuove opportunità di sviluppo.
L’obiettivo è quello di rendere il Parco di Molentargius un esempio virtuoso di produzione sostenibile, integrando la produzione di sale con la generazione di energia attraverso un piccolo parco fotovoltaico, destinato principalmente ad alimentare le pompe dell’Idrovora del Rollone.
Questo approccio mira a ridurre l’impatto ambientale e garantire l’autonomia energetica dell’impianto.
Per minimizzare le ripercussioni sulla fauna selvatica e rispettare i cicli naturali, i lavori saranno temporaneamente sospesi per circa 60 giorni naturali e consecutivi, comportando limitazioni di accesso al cosiddetto “Percorso di Is Arenas”.
La riapertura completa al pubblico è prevista per la prima parte del 2026, garantendo comunque la percorribilità alternativa attraverso via Don Giordi.
Il progetto, affidato a un’associazione temporanea di imprese sarde, riflette un impegno concreto verso la valorizzazione del patrimonio locale e la creazione di un modello di sviluppo equilibrato, capace di conciliare la protezione ambientale con le esigenze di crescita economica e turistica.
La complessità dell’intervento e la necessità di adempiere a rigorosi vincoli di protezione ambientale e paesaggistica hanno determinato tempi di autorizzazione più lunghi, ma sottolineano l’importanza di preservare l’integrità di questo ecosistema unico.
L’iniziativa si configura come un investimento strategico per il futuro del Parco di Molentargius, un’oasi di biodiversità e bellezza da custodire e promuovere.







