Un Appello Vitale per la Sardegna: Garantire il Futuro della TrasfusioneLa Sardegna si trova di fronte a una sfida cruciale: assicurare un adeguato approvvigionamento di sangue. Non si tratta di un’emergenza puntuale, ma di una carenza strutturale che mina la capacità del sistema sanitario regionale di rispondere ai bisogni dei pazienti. Mentre il fabbisogno annuale si aggira intorno alle 110.000 sacche, la raccolta si attesta persistentemente a 80.000, lasciando un vuoto di 30.000 unità che pesa sulle spalle di medici, infermieri e, soprattutto, sui pazienti che dipendono da questo gesto di altruismo.In occasione della Giornata Mondiale del Donatore, il richiamo alla donazione assume un’urgenza rinnovata, un invito a superare l’indifferenza e a comprendere l’impatto diretto che un singolo atto può avere sulla collettività. La contrazione delle donazioni registrata negli ultimi due anni ha acuito il problema, evidenziando la fragilità del sistema e la necessità di un cambio di paradigma.”Donare sangue è un atto di responsabilità civica che incarna la solidarietà umana,” afferma Pietro Manca, Direttore del Servizio Immunotrasfusionale dell’AOU di Sassari e coordinatore regionale delle attività trasfusionali. “È un gesto semplice, accessibile a tutti, che porta con sé benefici tangibili per la salute di chi dona e per la sopravvivenza di chi riceve.” Al di là dell’aspetto umanitario, la donazione periodica rappresenta un’opportunità di prevenzione e monitoraggio della propria salute. Ogni sacca donata è accompagnata da un controllo clinico e da esami ematochimici che forniscono preziose informazioni sullo stato di salute del donatore, consentendo di individuare tempestivamente eventuali anomalie e intervenire con terapie adeguate.La carenza di sangue si fa particolarmente sentire in Sardegna, una regione con una prevalenza significativa di talassemia, una patologia genetica che richiede trasfusioni regolari. Circa 1.500 sardi convivono con questa condizione, e a Sassari, il reparto di Pediatria e il Servizio Trasfusionale si prendono cura di circa 120 utenti che necessitano di trasfusioni ogni dieci giorni.Per affrontare questa sfida e garantire la continuità del servizio trasfusionale, è fondamentale rafforzare la cultura della donazione, promuovendo la donazione periodica e avvicinando nuovi donatori. La Sardegna deve aspirare a raggiungere l’autosufficienza, riducendo la dipendenza da altre regioni. Il sangue è una risorsa preziosa, un bene comune che deve essere tutelato e condiviso.I punti di riferimento per chi desidera donare a Sassari sono: il Centro Trasfusionale dell’AOU (Palazzo Rosa, Via Monte Grappa), aperto dal lunedì al sabato; l’Avis comunale (Via Pavese), e le raccolte itineranti organizzate dall’Avis provinciale in diverse località del territorio. Ogni goccia donata è un atto di speranza, un investimento nel futuro della salute della Sardegna.
Sardegna: Appello Urgente per il Sangue, Salviamo il Futuro
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