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giovedì 13 Novembre 2025

Sardegna, capitale europea della micologia: Iglesias al centro della ricerca

La Sardegna si appresta a inaugurare un capitolo significativo nel panorama della ricerca micologica internazionale, ospitando per la prima volta la Conferenza Europea di Micologia Mediterranea.
Dal 24 al 30 novembre, Iglesias, cuore pulsante dell’Iglesiente, si trasformerà in un crocevia di competenze, accogliendo un centinaio di specialisti provenienti da undici nazioni, a testimonianza del crescente interesse verso il patrimonio fungino del Mediterraneo.

L’evento, organizzato dall’associazione Tartufai della Sardegna, presieduta da Mirko Ferralis, con il supporto fondamentale del Comune di Iglesias, dell’Unione Micologica Italiana e dell’associazione Micologica Bresadola di Cagliari, rappresenta un’opportunità inestimabile per la comunità scientifica e per la promozione del territorio.

La conferenza non si limiterà a un mero scambio di informazioni teoriche.
Al centro dell’agenda vi saranno intense escursioni guidate nell’Iglesiente e nel sud Sardegna, veri e propri laboratori a cielo aperto per l’analisi diretta delle comunità fungine.
Queste spedizioni sul campo, condotte dai più autorevoli micologi europei, mirano a integrare la conoscenza esistente, documentando la ricchezza e la complessità della biodiversità micologica, spesso ancora poco compresa, di questi ambienti naturali unici.

Il contributo di questi esperti si tradurrà in dati preziosi per la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse fungine.

Un focus importante sarà dedicato ai risultati innovativi derivanti dallo studio genetico dei tartufi sardi, un progetto finanziato dall’associazione Tartufai della Sardegna con il supporto della Regione.

Il vicepresidente Enrico Lancellotti ha sottolineato l’importanza di questa ricerca, che ambisce a decifrare il genoma dei tartufi locali, confrontandolo con le varianti presenti nella penisola italiana.

Questa analisi comparativa promette di svelare peculiarità genetiche uniche, potenzialmente legate alle caratteristiche pedoclimatiche del territorio sardo e ad aspetti ancora misteriosi della simbiosi micorrizica.

Il culmine dell’evento sarà una mostra micologica aperta al pubblico, prevista per il sabato 29.

Allestita presso l’Istituto Minerario, la mostra – ancora in fase di definizione in base alle scoperte sul campo – offrirà un affascinante viaggio attraverso il mondo dei funghi, con un’attenzione particolare alle specie iconiche come il porcino, ma anche alla pericolosità dell’Amanita phalloides e alle caratteristiche ramarie delle manine.
L’esposizione rappresenterà un’occasione imperdibile per avvicinare i cittadini alla scienza della micologia, promuovendo la consapevolezza e il rispetto per questi organismi fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi.
L’evento si configura quindi non solo come un importante congresso scientifico, ma anche come un ponte tra ricerca, territorio e comunità, rafforzando l’identità e il valore del patrimonio naturale sardo.

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