La Sardegna affronta un’emergenza sanitaria zootecnica di proporzioni significative: la dermatite nodulare contagiosa (Lumpy Skin Disease – LSD) ha colpito duramente il bestiame, con un numero crescente di focolai concentrati prevalentemente nella regione del Nuorese.
La malattia, trasmessa da insetti vettori, ha provocato un impatto devastante, non solo in termini di mortalità (53 decessi) e abbattimenti precauzionali (489 capi), ma anche per la stabilità economica di un settore primario cruciale per l’isola.
La situazione, definita dall’opposizione come un vero e proprio disastro, mette a dura prova la resilienza degli allevatori, che si vedono costretti ad affrontare perdite ingenti e incertezze sul futuro.
L’emergenza trascende la mera gestione sanitaria, configurandosi come una crisi sociale ed economica che richiede interventi tempestivi e mirati.
Di fronte all’inadeguatezza delle risorse attualmente stanziate dalla giunta regionale (8,8 milioni, considerate insufficienti per la portata del problema), il gruppo di Fratelli d’Italia ha proposto una legge di iniziativa popolare che prevede l’immediata erogazione di 30 milioni di euro a sostegno delle aziende agricole colpite.
Questa proposta, fortemente sostenuta dal consigliere Franco Mula, mira a fornire un sollievo concreto agli allevatori, consentendo loro di affrontare le perdite subite e di ripartire.
La scelta di attingere a risorse precedentemente destinate alle quote azionarie degli aeroporti, rimaste inutilizzate, evidenzia la necessità di una gestione più efficace e flessibile delle risorse pubbliche, soprattutto in situazioni di emergenza.
Questa scelta pragmatica riflette la volontà di superare la lentezza dei meccanismi burocratici e di fornire una risposta rapida ed efficace alle esigenze del territorio.
L’appello lanciato da Mula alla maggioranza di governo e alla giunta Todde è un monito a non sottovalutare la gravità della situazione e a rispondere con azioni concrete.
La minaccia di una mobilitazione degli allevatori, che rischia di raggiungere la sede del Consiglio regionale a Cagliari, sottolinea la frustrazione e la rabbia di un settore che si sente abbandonato.
L’emergenza LSD non è solo una sfida sanitaria, ma anche un banco di prova per la capacità delle istituzioni di ascoltare le istanze del territorio, di agire con tempestività e di garantire il futuro di un settore primario fondamentale per l’economia e l’identità della Sardegna.
La priorità assoluta è sostenere gli allevatori e proteggere il patrimonio zootecnico dell’isola, preservando al contempo il tessuto sociale ed economico del territorio.