La Sardegna, terra di bellezza aspra e vulnerabile, affronta un’estate segnata da un’escalation di incendi che mettono a dura prova le risorse e l’impegno di chi difende il suo patrimonio naturale. Le ultime ventiquattro ore hanno visto scoppiare quattordici focolai, una concentrazione allarmante che testimonia l’intensità del rischio incendiario, amplificato dalle condizioni meteorologiche estreme e dalla persistente siccità che affligge l’isola.La situazione più critica si è verificata a Villanova Truschedu, nel cuore dell’Oristanese, dove un incendio ha minacciato direttamente le attività agricole locali, essenziali per l’economia della zona, e ha rapidamente divorato ampie aree boschive. L’intervento coordinato di squadre a terra, affiancate dall’impiego di due velivoli – un elicottero dalla base di Sorgono e un Super Puma proveniente da Fenosu – si è rivelato cruciale per arginare la propagazione delle fiamme e proteggere le abitazioni. La rapida evoluzione dell’incendio ha richiesto una risposta immediata e una gestione efficiente delle risorse a disposizione.Un altro focolaio, innescato da un fulmine, ha colpito la fitta macchia mediterranea di Orroli, in località Is Arroinalis. L’area, particolarmente impervia e situata in prossimità del Lago Mulargia, ha reso difficoltosi gli accessi per le squadre di terra, rendendo indispensabile l’intervento aereo. L’elicottero decollato dalla base di San Cosimo ha operato per diverse ore, contribuendo a limitare i danni a circa un ettaro di vegetazione e pascoli. Questo evento sottolinea come gli eventi atmosferici estremi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, possano innescare incendi di vasta portata.A Musei, in località Is Peddis, un altro incendio ha devastato ettari di seminativi e incolti, un colpo significativo per la produzione agricola locale. L’intervento dell’elicottero partito dalla base di Pula è stato fondamentale per contenere il fronte delle fiamme, ma i danni sono già considerevoli. La perdita di queste aree coltivate avrà ripercussioni economiche per le famiglie agricole della zona, che dovranno affrontare una stagione più difficile.La risposta all’emergenza incendiaria in Sardegna richiede un approccio multidimensionale, che comprenda non solo l’impiego di mezzi aerei e squadre di terra, ma anche una maggiore attenzione alla prevenzione, alla gestione del territorio e alla sensibilizzazione della popolazione. La fragilità del territorio sardo, la crescente siccità e le ondate di calore rendono la situazione estremamente delicata e richiedono un impegno costante per proteggere questo prezioso patrimonio naturale. Le operazioni di spegnimento, inoltre, mettono a dura prova le capacità logistiche e operative delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, evidenziando la necessità di un rafforzamento continuo delle risorse umane e tecnologiche dedicate alla lotta agli incendi.
Sardegna, estate in fiamme: quattordici incendi in 24 ore
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