La situazione critica degli incendi che affliggono la Sardegna si fa sempre più complessa.
Tre Canadair sono ora concentrati nell’area di Cala Liberotto, nel Nuorese, per fronteggiare un vasto rogo che minaccia di inghiottire intere distese di campagne.
L’emergenza non riguarda solo la perdita di patrimonio naturale, ma anche la potenziale devastazione di un’importante area turistica.
La priorità delle operazioni è evitare che le fiamme, alimentate da venti impetuosi e temperature elevatissime, superino la barriera rappresentata dalla statale 125.
Un salto di fiamma potrebbe propagare l’incendio verso la pineta di Sos Alinos, un’area densamente popolata da case vacanza, residence e un campeggio, con il rischio di mettere a serio rischio l’incolumità di persone e di compromettere in maniera irreparabile l’economia locale.
La macchina antincendio è mobilitata a pieno regime fin dalle prime ore del mattino, con un coordinamento che coinvolge diverse istituzioni e corpi specializzati.
Oltre alle 5 squadre dei Vigili del Fuoco, supportate da 13 mezzi, operano congiuntamente il Corpo Forestale, i barracelli (unità di volontari esperti nella lotta agli incendi), l’Agenzia Forestas (ente pubblico che gestisce il patrimonio forestale) e la Protezione Civile.
La presenza di due elicotteri in volo è cruciale per il monitoraggio costante dell’evoluzione delle fiamme e per il supporto agli interventi a terra, effettuando ricognizioni e individuando i punti più critici.
Parallelamente, la situazione si complica con l’apertura di un sesto fronte di fuoco.
Il Corpo Forestale sta intervenendo con urgenza a Tortolì, in località Foddeddu, dove le fiamme stanno avanzando rapidamente.
Per gestire questa nuova emergenza è stato dispiegato un elicottero proveniente dalla base operativa di San Cosimo, a testimonianza della crescente pressione sulle risorse disponibili e della necessità di un’azione tempestiva per contenere il disastro.
La lotta contro gli incendi in Sardegna si rivela una sfida complessa, che richiede un impegno coordinato e un utilizzo strategico di tutte le risorse a disposizione per proteggere il territorio e la sua popolazione.