Un’emergenza ambientale di notevole portata ha colpito la Sardegna, con un’intensificazione dei roghi che ha messo a dura prova le risorse antincendio regionali e nazionali.
Un incendio particolarmente vasto, sviluppatosi nel territorio sassarese, ha immediatamente mobilitato un massiccio intervento aereo, con il dispiegamento di tre Canadair provenienti da Olbia, due elicotteri leggeri operanti dalle basi di Limbara e Anela, e un imponente Super Puma decollato da Alà dei Sardi.
La rapida espansione del fronte di propagazione ha richiesto un coordinamento complesso e strategico, focalizzato sulla protezione di un prezioso ecosistema di macchia mediterranea e sughereta, cruciale per la biodiversità e l’economia locale, situato in località Lu Sassu, nel comune di Nulvi.
Parallelamente, un altro focendo ha acceso l’allarme nelle campagne di Loculi (Nuoro), in località Crastu Ruju, minacciando una struttura di servizio essenziale e una linea aerea Terna di Alta Tensione, infrastruttura vitale per la rete elettrica dell’isola.
La delicatezza della situazione ha imposto un intervento immediato, con lanci di estinguente aerei effettuati da due elicotteri leggeri e dal Super Puma, nel tentativo di scongiurare danni irreparabili alle infrastrutture e all’ambiente circostante.
La giornata è stata caratterizzata da un’elevata criticità, con la registrazione complessiva di quindici roghi diversi in tutta l’isola.
Oltre agli interventi aerei, un contributo fondamentale è stato fornito dalle squadre a terra, comprendenti unità specializzate dell’Agenzia Forestas, i Barracelli di Sedini, Nulvi e Laerru, e i coraggiosi volontari di Tergu-Jerico.
La loro presenza sul campo ha permesso di creare linee di contenimento, proteggere abitazioni e supportare le operazioni aeree, affrontando condizioni spesso estenuanti e pericolose.
L’incremento dei roghi, in un contesto di siccità prolungata e ondate di calore sempre più frequenti, sottolinea la crescente vulnerabilità del territorio sardo ai cambiamenti climatici e l’importanza di una gestione forestale sostenibile, che integri misure di prevenzione, monitoraggio e intervento rapido.
La sfida per il futuro è quella di rafforzare la resilienza del sistema, non solo attraverso l’investimento in tecnologie e risorse umane, ma anche promuovendo una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte di tutti i cittadini, al fine di tutelare il patrimonio naturale della Sardegna.