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Scomparsa di Cinzia Pinna: indagini a Palau, la comunità in ansia.

La scomparsa di Cinzia Pinna, giovane donna di 33 anni originaria di Castelsardo, ha generato una profonda inquietudine nella comunità gallurese e avviato un’indagine complessa condotta dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, sotto la direzione di Gregorio Capasso.

La sparizione, avvenuta la sera dell’11 settembre a Palau, ha lasciato un vuoto di certezze e una miriade di interrogativi.

La ricostruzione degli ultimi momenti di Cinzia si concentra inizialmente su una serata trascorsa in un locale rinomato di Palau, in compagnia di un gruppo di amici.

Le loro testimonianze, ora cruciali per l’inchiesta, rappresentano il punto di partenza per tracciare un quadro degli eventi che hanno preceduto la scomparsa.

L’attenzione si concentra non solo sulla dinamica della serata, ma anche sulle relazioni sociali della giovane donna e su eventuali elementi anomali o segnali premonitori che potrebbero fornire indizi utili.
L’allarme è scattato tempestivamente, grazie alla prontezza dei familiari.

La denuncia di scomparsa, unita agli appelli lanciati dalla sorella sui social media, ha catalizzato l’attenzione mediatica e mobilitato una vasta rete di risorse umane e tecnologiche.

La macchina delle ricerche, attivata nelle prime ore del 12 settembre, ha visto il coinvolgimento di diverse componenti operative: volontari della Protezione Civile, Carabinieri e Vigili del Fuoco di Arzachena, supportati dall’Unità di Comando Avanzato di Sassari.

Le operazioni di ricerca hanno impiegato unità cinofile specializzate e droni equipaggiati con tecnologia all’avanguardia per una scansione meticolosa dell’agro di Palau e delle impervie zone circostanti Capo Ferro a Porto Cervo.
L’utilizzo di droni, in particolare, ha consentito di accedere a zone di difficile accesso a piedi, ampliando significativamente l’area di ricerca e massimizzando le possibilità di individuazione.
La sospensione temporanea delle ricerche, dovuta alle avverse condizioni meteorologiche, sottolinea la complessità dell’operazione e l’importanza di operare in condizioni di sicurezza ottimali.
La ripresa delle attività, programmata non appena il tempo lo permetterà, testimonia la determinazione delle autorità a non rinunciare alla speranza di ritrovare Cinzia e restituire alle sue famiglie risposte chiare e definitive.

L’inchiesta, al momento, si avvale di diversi strumenti investigativi, tra cui l’analisi dei tabulati telefonici, la verifica degli accessi ai social media e l’acquisizione di immagini di videosorveglianza presenti nella zona, nella speranza di ricostruire il percorso compiuto dalla giovane donna dopo aver lasciato il locale e fare luce sulle circostanze misteriose della sua scomparsa.

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