lunedì 28 Luglio 2025
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Screening gratuito e sensibilizzazione contro l’epatite a Cagliari

Un’iniziativa di sensibilizzazione e screening gratuito per le epatiti virali B e C si è concretizzata nel Policlinico Duilio Casula di Cagliari, unendo l’impegno clinico all’azione sociale e alla cooperazione interistituzionale.
L’evento, ospitato nella mensa della Caritas di via Sant’Ignazio, ha rappresentato un passo concreto verso la lotta contro l’infezione epatica, un problema di salute pubblica globale spesso caratterizzato da una rilevante sottostima dei casi.
La giornata, realizzata in sinergia con monsignor Marco Lai, direttore della Caritas Diocesana di Cagliari, ha visto gli specialisti del Policlinico, supportati da giovani medici in formazione della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Università degli Studi di Cagliari, dedicarsi non solo all’esecuzione dei test diagnostici, ma anche a offrire un pasto a chi usufruiva del servizio.

Questo gesto di umanità sottolinea il valore dell’approccio olistico nell’assistenza sanitaria, che va oltre la semplice diagnosi e trattamento per includere il benessere sociale e psicologico del paziente.
Il progetto, promosso dalla Struttura Semplice di Malattie del Fegato dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari e dal Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica (con il contributo di Cinzia Balestrieri, Luchino Chessa, Maria Conti, Francesco Pes e Giancarlo Serra), si colloca nel contesto della Giornata Mondiale delle Epatiti, una ricorrenza cruciale per riflettere sui progressi scientifici e le strategie volte a contrastare le epatiti virali B, C e Delta.

L’obiettivo primario è l’identificazione precoce dei casi “nascosti”, ovvero di individui affetti dalle infezioni che, spesso inconsapevoli del proprio stato, rappresentano un serbatoio di trasmissione e rischiano di sviluppare complicanze gravi come la cirrosi epatica e il carcinoma epatocellulare.

L’identificazione precoce consente di intervenire tempestivamente con terapie antivirali, in grado di eradicare il virus e prevenire la progressione della malattia.
In linea con gli obiettivi ambiziosi fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 2030, che mirano a una drastica riduzione delle nuove infezioni e della mortalità legata alle epatiti croniche, l’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di campagne di sensibilizzazione rivolte alla popolazione.

È fondamentale che l’Italia, come le altre nazioni, investa in programmi di screening su larga scala, concentrandosi sui gruppi a rischio e promuovendo l’educazione sanitaria per prevenire nuove infezioni.
La comprensione dei fattori di rischio, come l’uso di droghe iniettabili, i rapporti sessuali non protetti e la scarsa igiene, è essenziale per adottare comportamenti responsabili e proteggere la propria salute e quella degli altri.

La collaborazione tra istituzioni sanitarie, enti religiosi e associazioni di volontariato si rivela quindi un elemento chiave per affrontare efficacemente questa sfida di salute pubblica e costruire un futuro libero dalle epatiti virali.

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