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lunedì 10 Novembre 2025

Sedini, scoperta piantagione di cannabis: un milione di euro nel mirino della GdF

Nel cuore delle campagne di Sedini, in provincia di Sassari, un’operazione della Guardia di Finanza ha portato alla luce una sofisticata coltivazione di Cannabis sativa, un’attività illecita che testimonia una pianificazione accurata e ingenti investimenti nell’illegalità.

La piantagione, composta da 4.600 piante, rappresenta un rilevante danno economico e un potenziale rischio per la salute pubblica, stimato in un valore di mercato superiore a un milione di euro.
L’individuazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione sinergica tra il Comando Provinciale di Sassari e il Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari, il quale ha impiegato tecnologie di sorveglianza aerea per localizzare la struttura nascosta nel territorio rurale.
L’intervento del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Sassari ha poi permesso di effettuare una meticolosa perquisizione della tenuta, rivelando un capannone trasformato in un laboratorio di essiccazione e stoccaggio, completo di attrezzature adeguate per la lavorazione della sostanza stupefacente.

Le indagini sono in corso per identificare i responsabili di questa attività criminale.

Sul luogo sono stati rinvenuti sistemi di videosorveglianza remota, progettati per monitorare la coltivazione e prevenire intrusioni, oltre a indumenti da lavoro e strumenti che saranno sottoposti ad analisi forensi avanzate.
L’obiettivo è ricavare tracce biologiche che possano condurre all’identificazione degli individui coinvolti, ricostruendo le dinamiche operative e i ruoli all’interno dell’organizzazione.

La complessità della piantagione è evidente nella sua organizzazione: un sistema di irrigazione abusivo, collegato direttamente alla rete idrica pubblica, garantiva l’apporto costante di acqua necessario per la crescita delle piante.

Questa connessione clandestina, oltre a configurare un reato contro la pubblica amministrazione, evidenzia la volontà di minimizzare i costi operativi e di evitare controlli.

In seguito alle disposizioni della Procura della Repubblica di Sassari, che ha confermato l’eccessivo tenore di THC nelle infiorescenze, superando i limiti di legge, l’intera coltivazione è stata sottoposta ad eradicazione.
L’operazione, condotta con l’ausilio del personale e delle attrezzature dell’agenzia regionale Forestas, ha previsto la triturazione in loco delle piante, prevenendo la loro immissione nel mercato illecito e riducendo al minimo l’impatto ambientale.

L’evento sottolinea l’importanza della vigilanza costante e della collaborazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni regionali nella lotta contro la produzione e il traffico di sostanze stupefacenti, un fenomeno complesso e in continua evoluzione che richiede risposte strategiche e integrate.

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