In una operazione congiunta che ha coinvolto il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Cagliari e lo Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna, è stata smantellata una sofisticata coltivazione indoor di cannabis a Sestu, sfruttando lo scheletro di strutture serricole comunali dismesse. L’arresto, eseguito all’alba, ha colpito un uomo di 51 anni, privo di precedenti penali, sorpreso a gestire autonomamente un impianto idroponico di notevole complessità.L’impianto, completamente autosufficiente, ospitava circa trecento piante di cannabis, di dimensioni considerevoli, con un’altezza media di 300 centimetri. Queste piante, accuratamente curate, rappresentavano una potenziale fonte di sostanza stupefacente di elevata purezza, come confermato dalle analisi preliminari condotte dal Ris di Cagliari. I militari hanno rilevato la presenza di varietà ad alto contenuto di THC, il principio attivo responsabile degli effetti psicoattivi della cannabis, suggerendo una coltivazione mirata alla produzione di prodotti di qualità superiore, destinati al mercato illecito.La perquisizione domiciliare ha ampliato il quadro dell’attività illecita. Sono stati rinvenuti ulteriori 200 grammi di infiorescenze già essiccate e 1,5 chilogrammi della stessa sostanza in una fase intermedia di essiccazione. Il materiale sequestrato, unito a bilancini di precisione, confezioni per il confezionamento e attrezzature per l’imbustimento, attestava l’organizzazione completa per la trasformazione e la distribuzione del prodotto. L’impianto di essiccazione, presumibilmente costruito ad hoc, indicava una pianificazione accurata volta a ottimizzare il processo di produzione e a preservare le caratteristiche organolettiche della sostanza stupefacente.Questa scoperta, che va ben oltre una semplice coltivazione amatoriale, testimonia la crescente professionalizzazione delle attività di produzione illecita di droghe leggere e l’ingegnosa capacità di sfruttare infrastrutture abbandonate per eludere i controlli. L’operazione, oltre all’arresto, contribuisce a sottrarre al mercato illegale una quantità significativa di sostanza stupefacente e a disarticolare una rete di produzione potenzialmente ramificata, sollevando interrogativi sulla capacità di controllo del territorio e sulla necessità di rafforzare le strategie di prevenzione e repressione di tali attività.
Sestu, smantellata serra indoor di cannabis: arrestato
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