venerdì 26 Settembre 2025
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Cagliari

Sharper a Cagliari: l’Università abbatte le distanze con la ricerca.

L’edizione 2024 di Sharper, la Notte Europea dei Ricercatori, ha segnato un punto di svolta per l’Università di Cagliari, abbandonando il tradizionale fulcro cittadino per espandersi in un nuovo spazio, la ex Vetreria di Pirri.

Questo spostamento, voluto dal Rettore Francesco Mola, incarna una strategia più ampia: un’apertura intenzionale dell’istituzione accademica al territorio, un tentativo di superare le barriere fisiche e culturali che spesso la isolano.

Il Rettore ha sottolineato l’urgenza di un impegno attivo nella comunicazione della ricerca, enfatizzando la necessità di rendere accessibile il lavoro dei ricercatori a un pubblico più ampio e diversificato.
Non si tratta solo di visibilità, ma di un vero e proprio dialogo, un’opportunità per demistificare il processo scientifico e stimolare la partecipazione attiva della comunità.
“Dobbiamo raggiungere tutti,” ha affermato Mola, riconoscendo che l’eccellenza della ricerca deve essere condivisa e celebrata al di là dei confini universitari.

L’evento ha offerto un caleidoscopio di esperienze interattive, pensate per incuriosire e coinvolgere persone di tutte le età.

Dai laboratori di informatica, che semplificano concetti complessi attraverso strumenti intuitivi, alle simulazioni di ambienti virtuali, i visitatori hanno potuto immergersi in discipline diverse.
La bioingegneria, la ricerca investigativa applicata all’analisi della scena del crimine, lo studio dell’universo e delle sue origini, la medicina e le intricate connessioni neurali: un ventaglio di tematiche presentate in modo accessibile e stimolante.
L’affluenza, particolarmente elevata, ha visto la partecipazione entusiasta di famiglie con bambini, testimonianza del successo nell’abbattere le barriere che spesso separano la scienza e il pubblico.

I laboratori pratici e i talk informativi hanno suscitato grande interesse, alimentando la curiosità e la voglia di approfondire.
Il Rettore ha espresso un concetto fondamentale: “La curiosità è l’anima della ricerca.

” Non una curiosità sterile, ma unita alla gioia della scoperta, alla perseveranza di fronte agli insuccessi, che rappresentano tappe fondamentali nel percorso verso la conoscenza.
La ricerca scientifica, infatti, è un processo iterativo, fatto di tentativi, errori e nuove ipotesi.

È la capacità di imparare dagli errori e di andare avanti, spinta dalla passione e dalla dedizione, che ha permesso all’umanità di raggiungere livelli di progresso straordinari.

L’evento Sharper ha rappresentato un momento di celebrazione di questa ricerca incessante, un invito a coltivare la curiosità e a sostenere il futuro della scienza.

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