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domenica 9 Novembre 2025

Siccità in Sardegna: Emergenza idrica e razionamenti in arrivo.

La persistente ondata di siccità che affligge il nord-ovest sardo ha innescato una grave emergenza idrica, con conseguenze tangibili sui livelli di invasi cruciali come il Bidighinzu e il Temo.

I dati recentemente emersi dalle riunioni di crisi promosse dalla Regione Sardegna rivelano una contrazione significativa delle risorse idriche disponibili, configurando uno scenario di allarme rosso che impone interventi immediati e misure restrittive.

La gravità della situazione ha portato all’implementazione di un piano di razionamento che coinvolge un ampio territorio, comprendendo centri abitati di rilevanza turistica e aree agricole strategiche.

Comuni come Alghero, Stintino, Porto Torres, Sorso, Sennori e un’ampia fascia della provincia di Sassari, fino a includere aree interne come Ittiri e Macomer, sono direttamente interessati dalle limitazioni nell’erogazione.

Anche la città di Sassari, in particolare i quartieri dipendenti dal serbatoio di via Milano, subisce le ripercussioni della scarsità idrica.
Questa emergenza non è un evento isolato, ma il culmine di una tendenza a lungo termine, esacerbata da cambiamenti climatici che alterano i modelli pluviometrici e incrementano le temperature.

L’impatto si estende ben oltre il mero disagio quotidiano, toccando la produzione agricola, l’attività economica e la sostenibilità del territorio.
Un approccio multidisciplinare è essenziale per affrontare la crisi.

Abbanoa, Enas, Adis ed Egas, in collaborazione con la Regione e i Comuni, stanno coordinando un monitoraggio costante delle risorse idriche residue e valutando soluzioni d’emergenza, come il potenziamento delle infrastrutture esistenti e la ricerca di fonti alternative.

Il gestore unico ha istituito un tavolo permanente di consultazione con i sindaci, un meccanismo cruciale per favorire la condivisione di informazioni, l’adozione di decisioni coordinate e la ricerca di soluzioni innovative.

Questo tavolo mira a mitigare l’impatto delle restrizioni sull’erogazione, ottimizzando la distribuzione dell’acqua e sensibilizzando la popolazione sull’importanza di un consumo responsabile.

La sfida attuale richiede un impegno collettivo, che vada oltre le misure immediate di razionamento.

È fondamentale investire in strategie di gestione sostenibile delle risorse idriche, promuovere pratiche agricole efficienti, incentivare il risparmio idrico tra i cittadini e sviluppare infrastrutture resilienti ai cambiamenti climatici.

Solo attraverso un approccio integrato e una visione a lungo termine sarà possibile garantire la sicurezza idrica del nord-ovest sardo e preservare questo patrimonio naturale per le generazioni future.
La crisi attuale rappresenta non solo un’emergenza, ma anche un’opportunità per ripensare il nostro rapporto con l’acqua e costruire un futuro più resiliente.

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