La decisione che segna una svolta significativa per il personale socio-sanitario della Asl di Cagliari è sancita dalla deliberazione n.
145, ufficialmente pubblicata oggi nell’albo pretorio.
Il commissario straordinario, Aldo Atzori, ha formalmente dato seguito agli indirizzi espressi nella risoluzione consiliare, confermando la sostenibilità economica necessaria per procedere con le stabilizzazioni degli Operatori Socio Sanitari (OSS).
L’annuncio, accolto con grande sollievo, è stato diffuso da Gianfranco Angioni, voce del comitato promotore e rappresentante sindacale di Usb Sanità.
Questo risultato, più che una vittoria, si configura come il coronamento di un percorso arduo e determinato, intriso di sacrifici e resilienza da parte dei ventisei OSS coinvolti.
La risoluzione consiliare, frutto di un intenso lavoro di lobbying e pressione, è stata elaborata congiuntamente dalle commissioni Sanità e Lavoro del Consiglio Regionale, testimoniando un allineamento politico cruciale.
Angioni ha espresso con forza come questa decisione riconosca un principio fondamentale, a lungo sostenuto con tenacia, nonostante le difficoltà e i momenti di profonda incertezza per gli OSS e le loro famiglie.
La capacità di mobilitazione, la solidarietà ricevuta da esponenti politici sensibili e la disponibilità dimostrata dal commissario straordinario, che ha saputo avviare un processo di assunzione in rottura con le pratiche del passato, hanno giocato un ruolo determinante.
La competenza e l’apertura al dialogo di Atzori si sono rivelate risorse preziose per superare le resistenze e accelerare il processo.
Il portavoce ha sottolineato l’importanza di un monitoraggio costante per garantire che il percorso amministrativo, demandato alla Struttura Complessa degli affari generali, si concluda nel più breve tempo possibile.
Al di là delle strumentalizzazioni e delle narrazioni divisive, spesso alimentate da figure politiche opportunistiche e da comunicazioni superficiali, l’attenzione è concentrata sulla concretezza del risultato: il riconoscimento dei diritti acquisiti attraverso la lotta sindacale, a beneficio sia degli OSS inseriti nella graduatoria prioritaria per stabilizzazione Covid-19, sia di quelli provenienti dalla graduatoria concorsuale.
La speranza è che questa decisione possa rappresentare un modello di equità e giustizia sociale per tutto il sistema sanitario regionale, promuovendo una maggiore valorizzazione del ruolo del personale OSS, spesso invisibile, ma essenziale per la cura e l’assistenza alla persona.
Si tratta di un passo avanti verso un sistema più umano e inclusivo, dove il lavoro del personale socio-sanitario è riconosciuto e adeguatamente retribuito.