mercoledì 10 Settembre 2025
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Cagliari

Studenti di Cagliari vincono il Piranesi Prix de Rome per Villa Adriana

Un’inedita prospettiva sulla valorizzazione del patrimonio archeologico romano si materializza nel progetto vincitore della XXIII edizione del Piranesi Prix de Rome in architettura per l’archeologia, un concorso internazionale di prestigio organizzato dall’Accademia Adrianea.

Sei studentesse dell’Università di Cagliari, Maria Cuccu, Monica Bertoletti, Gaia Moro, Carolina Platino, Erica Pagliei e Sara Piddiu, hanno offerto una reinterpretazione innovativa della “buffer zone”, l’area di rispetto che delimita Villa Adriana a Tivoli, delineando un nuovo paradigma per l’integrazione tra spazio pubblico, archeologia e contemporaneità.
Il progetto, che ha catturato l’attenzione di una giuria internazionale proveniente da ventisette nazioni e composta da oltre duecento studenti, non si limita a una semplice riqualificazione estetica.

Esso propone la creazione di un “Parco di Antinoo-Osiris”, un’entità paesaggistica e concettuale che si configura come vero e proprio dialogo tra la memoria storica, la narrazione mitologica e la percezione sensoriale del visitatore.
L’idea centrale risiede nella riscoperta e nella teatralizzazione del legame profondo che l’imperatore Adriano intrattiene con Antinoo, figura centrale nella cultura dell’epoca e oggetto di una vera e propria divinizzazione post mortem, e con le simbologie osiriane, elementi che irradiano significati di resurrezione e rinnovamento.
Un elemento chiave del progetto è il padiglione espositivo-termale dedicato ad Antinoo, concepito non solo come spazio di accoglienza e fruizione del patrimonio, ma come luogo di riflessione sull’identità, la memoria e la transitorietà dell’esistenza.
La sua architettura, studiata per integrarsi armoniosamente con il paesaggio circostante, vuole evocare la natura effimera della bellezza e il desiderio umano di immortalità, temi cari all’arte romana e alla figura stessa di Adriano.
Secondo Gianmarco Chiri, docente universitario e coordinatore del gruppo di studentesse, il progetto si distingue per la sua capacità di tessere una fitta rete di connessioni archetipiche, simboliche e poetiche tra i luoghi, la storia, i miti e i riti che hanno plasmato l’identità romana.
La giuria ha particolarmente apprezzato la profonda comprensione del contesto storico-culturale e la capacità di tradurla in una proposta architettonica originale e suggestiva.
La vittoria al Piranesi Prix de Rome non solo rappresenta un riconoscimento al talento e alla creatività delle studentesse, ma apre loro anche le porte del prestigioso Master internazionale in Museografia Archeologica dell’Accademia Adrianea, un’opportunità unica per approfondire le proprie competenze e contribuire attivamente alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
Il progetto si pone quindi come un modello di intervento innovativo, capace di conciliare la tutela del patrimonio archeologico con la creazione di spazi pubblici fruibili e significativi, in grado di stimolare la riflessione e la partecipazione attiva del pubblico.

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