La Strada Dorsale Consortile, arteria cruciale per il traffico industriale e residenziale di Capoterra, è stata teatro di una tragedia intorno alle tre del mattino.
Un motociclista di Siliqua, quarantunenne, ha perso la vita in un incidente che ha sollevato interrogativi sulle dinamiche della circolazione in un’area densa di attività e collegamenti strategici.
La dinamica, ancora in fase di ricostruzione da parte delle forze dell’ordine, ha visto la moto sbandare improvvisamente, deviando dalla traiettoria stabilita e uscendo dall’alveo stradale.
L’impatto con un palo di segnalazione, purtroppo inatteso e di notevole violenza, si è rivelato fatale.
Il centauro, sbalzato dal mezzo a causa dell’energia sprigionata, ha subito traumi incompatibili con la vita, morendo sul luogo dell’incidente.
L’evento, segnalato da altri utenti della strada, ha immediatamente allertato i carabinieri, che hanno prontamente avviato le indagini per accertare le cause del sinistro.
Un’ambulanza del 118 è intervenuta tempestivamente, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano.
L’incidente riapre il dibattito sulla sicurezza stradale in un’area come quella della Casic, caratterizzata da un flusso costante di veicoli pesanti e leggeri, e spesso esposta a condizioni di scarsa visibilità.
La presenza di rotonde, sebbene progettate per migliorare la fluidità del traffico, può rappresentare un punto critico se non adeguatamente interpretate dai conducenti.
Si rende pertanto necessario un’analisi approfondita delle condizioni del manto stradale, della segnaletica orizzontale e verticale, e della velocità consentita, al fine di prevenire ulteriori tragedie e garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
L’episodio invita a una riflessione più ampia sulla responsabilità individuale alla guida e sull’importanza di un comportamento prudente e attento, soprattutto in contesti a rischio come quello della Strada Dorsale Consortile.
