A Cagliari, un’astuta truffa ha preso di mira una donna di 32 anni, svelata dall’acuta vigilanza dei Carabinieri di San Bartolomeo.
L’inganno, orchestrato con precisione da un uomo di 48 anni, gravato da precedenti penali per tentata estorsione, e dal suo complice, un individuo di 54 anni anch’egli noto alle autorità, si è basato sulla simulazione di un incidente automobilistico.
L’evento presunto, inscenato all’interno di un parcheggio di un supermercato, ha visto il truffatore fingere di essere stato investito dal veicolo della vittima.
L’abilità della manipolazione si è manifestata nell’immediata attivazione di un secondo individuo, presentato come avvocato, il cui ruolo era quello di aumentare la pressione sulla donna, amplificando la richiesta di risarcimento danni.
Questo personaggio, con un’apparente autorevolezza, ha contribuito a creare un clima di urgenza e coercizione, volto a indurre la vittima a cedere alle richieste economiche.
La denuncia della donna, che si è sentita profondamente a disagio e sotto pressione, ha immediatamente avviato le indagini dei Carabinieri.
Le prime verifiche hanno rapidamente rivelato l’inconsistenza della documentazione medica presentata come prova delle presunte lesioni, sollevando seri dubbi sulla veridicità dell’accaduto.
I militari hanno quindi pianificato un’operazione volta a smascherare la truffa e a cogliere in flagrante i responsabili.
L’abile trappola tesa dai Carabinieri si è rivelata efficace: il 48enne è stato arrestato nel momento stesso in cui si appropinava del denaro estorto alla vittima.
L’episodio sottolinea come la criminalità organizzata impieghi tattiche sempre più elaborate per sfruttare la vulnerabilità delle persone, ricorrendo a false rappresentazioni e alla manipolazione psicologica per ottenere profitti illeciti.
L’arresto dei due uomini rappresenta un successo nell’attività di contrasto a tali fenomeni e un messaggio chiaro: la vigilanza delle forze dell’ordine e la denuncia da parte delle vittime sono fondamentali per sconfiggere l’inganno e proteggere la collettività.
L’episodio evidenzia inoltre la necessità di sensibilizzare la popolazione e promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi di estorsioni e truffe, soprattutto in contesti apparentemente banali come un parcheggio di un supermercato.