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sabato 25 Ottobre 2025

Truffe Affettive: Quando l’Inganno Distrugge l’Anima

La truffa affettiva, una forma subdola di violenza psicologica ed economica, rappresenta una ferita profonda nell’animo umano, che va ben oltre la mera perdita di denaro.
Si configura come un’aggressione alla dignità, un attacco alla fiducia e una manipolazione emotiva di portata devastante, lasciando le vittime spesso intrappolate in un vortice di vergogna, senso di colpa e isolamento.

L’abilità del truffatore risiede nella capacità di costruire una relazione illusoria, sfruttando la vulnerabilità emotiva della vittima, spesso una persona sola, desiderosa di affetto e compagnia.
La solitudine, la ricerca di un legame significativo e la speranza di un futuro condiviso diventano terreno fertile per la manipolazione.
L’inganno si dipana attraverso canali digitali, piattaforme di incontri online o social media, dove l’anonimato e la distanza fisica facilitano la costruzione di un personaggio fasullo, una proiezione di desideri e aspettative.
La dinamica di una truffa affettiva è complessa e insidiosa.
Il truffatore crea un legame emotivo, nutre la speranza e l’attaccamento, per poi, gradualmente, iniziare a richiedere favori economici, presentati inizialmente come emergenze temporanee o necessità impellenti.
Le scuse per evitare incontri di persona sono frequenti e rafforzano l’illusione di una relazione intensa, seppur difficile da concretizzare.

La vittima, legata da un presunto affetto, si sente in dovere di aiutare, di sostenere, di sacrificarsi per il bene dell’amato, ignorando i campanelli d’allarme.
I dati disponibili, pur indicando un numero significativo di casi registrati dalle forze dell’ordine, rappresentano solo la punta di un iceberg.
La vergogna, la paura del giudizio, il senso di colpa per essersi lasciati ingannare, spingono la maggior parte delle vittime a rimanere nel silenzio.
Le conseguenze di una truffa affettiva non si limitano alla perdita economica, che può essere ingente, arrivando a compromettere il patrimonio personale e la stabilità finanziaria, ma si estendono alla sfera psicologica, con la compromissione dell’autostima, l’insorgenza di disturbi dell’umore e la difficoltà a ricostruire relazioni sane e autentiche.
È imprescindibile, pertanto, promuovere una cultura della consapevolezza e della prevenzione, attraverso campagne di informazione mirate, che sensibilizzino la popolazione sui rischi e sui segnali di allarme.

La collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine, associazioni di categoria e psicologi è fondamentale per creare una rete di supporto per le vittime, offrendo assistenza legale, psicologica ed economica.
L’obiettivo non è solo quello di aumentare il numero di denunce, ma di abbattere le barriere psicologiche che impediscono alle vittime di parlare, di chiedere aiuto e di ricostruire la propria vita.

La creazione di una commissione regionale, come suggerito, potrebbe rappresentare un passo importante per approfondire la conoscenza del fenomeno, sviluppare strategie di prevenzione efficaci e garantire un supporto adeguato alle vittime.
In definitiva, combattere la truffa affettiva significa difendere la dignità umana e promuovere una società più giusta e compassionevole.

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