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Usini, mistero sulla morte di Mario Scarpa: indagini in corso

La comunità di Usini è stata scossa da un evento tragico che ha portato alla scomparsa di Mario Scarpa, un uomo di 53 anni trovato senza vita a Sassari, in via Carlo Felice, nelle prime ore di venerdì.
La sua morte, inizialmente avvolta da un alone di mistero, ha trovato una preliminare conferma nell’autopsia eseguita dal medico legale Francesco Serra, delegato dalla sostituta procuratrice Lara Senatore.

L’esame ha stabilito che la causa del decesso è riconducibile all’ingestione di una sostanza caustica, un dettaglio che ha immediatamente orientato le indagini verso ipotesi di natura criminale, pur non escludendo inizialmente la possibilità di un incidente.
L’inchiesta, coordinata dal dirigente Michele Mecca e condotta dalla Squadra Mobile di Sassari, si concentra ora sull’identificazione precisa della sostanza ingerita, un elemento cruciale per ricostruire la dinamica degli eventi e accertare le responsabilità.
Le ipotesi investigative spaziano da un possibile suicidio, sebbene non sussistano elementi che lo supportino in maniera incontrovertibile, a un atto doloso, frutto di una somministrazione volontaria.

La ricostruzione degli ultimi istanti di vita di Scarpa è stata resa possibile grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
Le immagini mostrano l’uomo, a bordo della sua Mercedes, giungere in via Carlo Felice intorno alle 6:00, apparendo in condizioni apparentemente normali.

L’ingresso in una palazzina e l’uscita, un quarto d’ora dopo, rivelano un cambiamento significativo nel suo stato fisico: Scarpa risulta visibilmente barcollante.
Il crollo a terra, poco dopo, ha determinato l’intervento urgente del 118.
I tentativi di rianimazione si sono rivelati infruttuosi; l’uomo è stato dichiarato deceduto in seguito ad arresto cardiaco, con la presenza di una sostanza di colore rossastro che colava dalla bocca.
Al di là della conferma della causa della morte, l’indagine si prefigge di chiarire l’origine della sostanza corrosiva e il percorso che l’ha portata nell’organismo di Scarpa.
Gli investigatori stanno vagliando numerose testimonianze, raccogliendo informazioni presso familiari, conoscenti e persone che avrebbero avuto contatti con la vittima nelle ore precedenti il decesso.

Un uomo, in particolare, è stato ascoltato in questura, in quanto avrebbe conversato con Scarpa poco prima del tragico evento.

Le sue dichiarazioni potrebbero fornire elementi chiave per dirimere le incertezze e svelare la verità dietro questa vicenda, che ha lasciato un segno profondo nella comunità e sollevato interrogativi inquietanti sulla sicurezza e sulla serenità della vita quotidiana.
L’assenza di indagati al momento non preclude la possibilità di nuove iscrizioni, man mano che l’indagine procede e emergono ulteriori elementi.

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