Un drammatico incidente domestico ha scosso la comunità di Uta, coinvolgendo un uomo di 69 anni vittima di ustioni estese.
L’evento, presumibilmente legato alla manipolazione di una stufa a combustione, ha causato lesioni gravissime che interessano il 40% del corpo, confinate nella porzione inferiore, dal bacino in giù.
La dinamica precisa resta ancora oggetto di accertamento da parte delle autorità competenti, sebbene la prima ricostruzione suggerisca un tentativo di verifica del corretto funzionamento dell’impianto.
La rapidità di intervento del personale del 118 di Cagliari è stata cruciale, ma la situazione clinica si è rivelata immediatamente critica.
Oltre alle devastanti ustioni di secondo grado, i sanitari hanno rilevato segni preoccupanti di edema delle vie aeree superiori, un’emergenza potenziale che compromette la capacità respiratoria del paziente.
L’edema, causato presumibilmente dall’inalazione di fumi caldi o dalla reazione infiammatoria conseguente alle lesioni, richiede un monitoraggio costante e, potenzialmente, un intervento specialistico.
La complessità delle lesioni e il rischio di complicanze sistemiche, come shock ipovolemico, infezioni e insufficienza respiratoria, hanno reso necessario un trasferimento immediato in un centro specializzato.
L’uomo è stato quindi trasportato d’urgenza al centro ustioni del Santissima Annunziata di Sassari, un’unità di riferimento a livello regionale dotata di personale altamente qualificato e attrezzature avanzate per la gestione di pazienti con ustioni estese.
Le ustioni di secondo grado, sebbene non coinvolgano gli strati più profondi del tessuto cutaneo (come nelle ustioni di terzo grado), presentano una compromissione significativa della barriera protettiva della pelle.
Questo lascia il corpo vulnerabile a infezioni, disidratazione e squilibri termici.
Il trattamento prevede una gestione accurata del dolore, la prevenzione delle infezioni attraverso antibiotici e la cura delle ustioni per favorire la guarigione e minimizzare le cicatrici.
La prognosi, al momento, rimane riservata e dipenderà dall’evoluzione clinica del paziente, dalla sua risposta al trattamento e dalla capacità di prevenire complicanze.
Il percorso di recupero sarà lungo e impegnativo, richiedendo un supporto medico, infermieristico e fisioterapico intensivo.
L’incidente solleva interrogativi sulla sicurezza domestica e sull’importanza di una corretta manutenzione degli impianti a combustione, auspicando una maggiore sensibilizzazione dei cittadini sui rischi e sulle misure di prevenzione da adottare.