Un episodio di violenza domestica, con ripercussioni particolarmente gravi a causa della vulnerabilità della vittima, ha portato all’arresto di un uomo di 31 anni, di origine tunisina e in attesa di riconoscimento dello status di rifugiato, alloggiato in una struttura di accoglienza a San Gavino.
L’intervento delle forze dell’ordine, tempestivo e necessario, è stato sollecitato da una chiamata di soccorso alla Centrale Operativa dei Carabinieri, che segnalava una situazione di conflitto in corso.
Giunti sul posto, i militari hanno rapidamente ricostruito la dinamica dell’aggressione.
L’uomo, in uno stato di alterazione psicofisica presumibilmente dovuta all’abuso di alcol, ha materialmente aggredito la moglie, anch’essa cittadina tunisina e in gravidanza.
La violenza si è manifestata con un atto di aggressione fisica – il colpo al volto con un dispositivo mobile – che ha preceduto una spinta violenta, con conseguente caduta a terra della donna.
L’aggravante della gravidanza rende l’episodio particolarmente allarmante, sollevando interrogativi sulla protezione delle donne in situazioni di fragilità e sulla gestione dei flussi migratori in relazione alla sicurezza e alla convivenza civile.
L’atto di violenza, che ha coinvolto anche la sottrazione e danneggiamento di un bene personale della vittima (lo smartphone), è stato catalogato come maltrattamento in famiglia, un reato che prevede sanzioni severe e misure cautelari.
La tempestività dell’intervento dei Carabinieri, supportati dal personale del 118, ha permesso di prestare soccorso alla donna, trasportata in ambulanza presso il Pronto Soccorso per accertamenti e cure mediche.
L’uomo, dopo la resistenza iniziale, è stato ammanettato e trasferito presso il carcere di Uta, in attesa del processo e dell’applicazione della pena prevista dalla legge.
Questo tragico evento ripropone la necessità di rafforzare i servizi di supporto psicologico e di mediazione culturale rivolti sia agli aggressori che alle vittime di violenza domestica, con particolare attenzione alle comunità straniere e ai contesti di accoglienza.








