domenica 24 Agosto 2025
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West Nile: Emergenza nel Campidano, cinque casi in Oristano

Nel cuore del Campidano oristanese, un’emergenza sanitaria silenziosa si fa sentire.
Un caso recente, quello di una donna anziana residente nella penisola e originaria della regione, solleva preoccupazioni e mette in luce la persistente minaccia del virus West Nile, un flavivirus trasmesso da zanzare.
Si tratta del quinto riscontro umano di febbre del Nilo diagnosticato nel 2025 all’interno della provincia di Oristano, un dato che, seppur isolato, denota una circolazione virale da monitorare con attenzione.
La paziente, una donna di età avanzata, aveva inizialmente manifestato una sintomatologia simil-influenzale, che aveva portato al suo ricovero presso il reparto di Medicina dell’ospedale San Martino di Oristano.
Solo successivamente, a seguito di accertamenti diagnostici più approfonditi eseguiti al momento delle dimissioni, si è confermata la presenza del virus.
Fortunatamente, la donna, dopo un periodo di osservazione, è stata dimessa e rientrata nella sua residenza originaria, apparentemente in condizioni di salute stabili.

L’evento ha immediatamente attivato il protocollo di risposta sanitaria predisposto dal dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, guidato dalla Dottoressa Maria Valentina Marras.

Le azioni intraprese comprendono un’indagine epidemiologica volta a ricostruire la storia dei contatti della paziente e a identificare potenziali ulteriori casi nella comunità.
Parallelamente, è stata definita un’area di precauzione attorno all’abitazione della donna, estesa per un raggio di 200 metri, per consentire l’implementazione di interventi di disinfestazione mirati all’eliminazione dei vettori – le zanzare – che veicolano il virus.

Il caso si inserisce in un quadro più ampio di riscontri positivi al virus West Nile, che coinvolgono altri quattro anziani residenti nella provincia.

La gravità dei sintomi, e di conseguenza la necessità di ricovero, varia da paziente a paziente.

Un anziano di Oristano è attualmente assistito in terapia intensiva presso l’ospedale cittadino, mentre un secondo, proveniente da Santa Giusta, è ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale di San Gavino.

Un terzo caso, originario di Villaurbana, riceve cure specialistiche presso l’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, mentre un quarto, residente a Oristano, è stato ricoverato nel reparto di Medicina dell’ospedale San Martino.
L’epidemia, seppur contenuta, sottolinea la vulnerabilità della popolazione anziana, notoriamente più suscettibile alle complicanze del virus, e la necessità di intensificare le misure di prevenzione.
Il virus West Nile, trasmesso dalla puntura di zanzare infette, è presente in Italia da diversi anni e rappresenta una sfida costante per la sanità pubblica.

La sua persistenza è legata a fattori ambientali, come le temperature miti che favoriscono la proliferazione delle zanzare, e alla presenza di serbatoi naturali, come gli uccelli migratori, che diffondono il virus.

Le autorità sanitarie stanno pertanto intensificando le attività di monitoraggio degli areali zanzariani, promuovendo la gestione delle acque stagnanti, principali siti di riproduzione delle zanzare, e sensibilizzando la popolazione sull’importanza di adottare misure di protezione personale, come l’utilizzo di repellenti e la protezione dalle punture delle zanzare tramite abbigliamento adeguato e zanzariere.
La collaborazione tra istituzioni, operatori sanitari e cittadini si rivela cruciale per contrastare efficacemente la diffusione del virus e tutelare la salute della comunità.

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