La comunità di Oristano è chiamata a confrontarsi con una recrudescenza del West Nile Virus, con l’identificazione di ulteriori due casi di positività, portando il bilancio provvisorio del 2025 a 33 infezioni umane e due decessi.
I nuovi casi, due uomini anziani residenti nei comuni di Cabras e Bauladu, necessitano di ricovero presso l’ospedale San Martino, evidenziando la vulnerabilità di questa fascia d’età di fronte all’insidia virale.
L’evento si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione alla sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori, un problema che accentua le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalle loro ripercussioni sugli ecosistemi locali.
La persistenza di temperature elevate favorisce la proliferazione delle zanzare *Culex*, principali responsabili della trasmissione del virus, estendendo potenzialmente il periodo di rischio per la popolazione.
Immediatamente avviate indagini epidemiologiche puntuali, volte a tracciare con precisione i contatti e le aree di residenza dei casi confermati.
L’obiettivo primario è circoscrivere il rischio di ulteriore diffusione, implementando misure di disinfestazione mirate entro un raggio di 200 metri dalle abitazioni dei pazienti, secondo protocolli sanitari consolidati.
La direttrice del dipartimento di Sanità e Prevenzione, Maria Valentina Marras, lancia un appello alla responsabilità collettiva, sottolineando l’importanza cruciale di misure preventive individuali e di comunità.
Oltre alle azioni immediate di disinfestazione, è fondamentale un approccio integrato che agisca sulle cause della proliferazione delle zanzare.
Questo implica un impegno attivo nella rimozione dei ristagni d’acqua, habitat ideale per le larve: una pratica che richiede la costante attenzione di ogni cittadino.
È essenziale svuotare regolarmente contenitori di ogni tipo, dagli abbeveratoi per animali ai sottovasi, dalle piscine per bambini alle grondaie ostruite.
L’adozione di abbigliamento protettivo, con colori chiari per ridurre l’attrazione degli insetti, la copertura di braccia e gambe, l’utilizzo di repellenti efficaci e l’installazione di zanzariere rappresentano barriere fondamentali per la protezione personale.
La sensibilizzazione continua, particolarmente rivolta alla popolazione anziana e alle persone con sistema immunitario compromesso, è un elemento chiave per mitigare il rischio.
La collaborazione tra istituzioni sanitarie e comunità locali, insieme a una maggiore consapevolezza dei comportamenti a basso rischio, è imprescindibile per affrontare questa sfida sanitaria e tutelare la salute pubblica.
L’analisi dei dati epidemiologici in tempo reale, inoltre, permette di affinare le strategie di prevenzione e di intervento, adattandole all’evoluzione della situazione.