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40 Anni di Solinas: Storie dal Cinema Italiano

Quarant’anni di Solinas: un’isola di storie, un futuro da scrivereLa Maddalena, un’isola incastonata nel cuore del Mediterraneo, ha ospitato l’edizione del quarantesimo anniversario del Premio Solinas, trasformandosi in un crocevia pulsante di creatività cinematografica.
Più che una semplice premiazione, l’evento si è configurato come un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, un luogo di incontro e confronto tra le nuove generazioni di sceneggiatori, figure chiave dell’industria audiovisiva, critici e professionisti del settore.
L’obiettivo primario: celebrare la centralità dell’autore nel processo creativo e stimolare un’evoluzione consapevole del panorama cinematografico italiano.

Il premio per il miglior soggetto è andato a “Bambolina” (originariamente “Itaca”), opera di Daniela Mitta e Vittorio Antonacci, una storia inquietante che sonda le dinamiche di una famiglia apparentemente normale, sprofondando in un abisso di silenzi e minimizzazioni quando la figlia adolescente scompare.

Il body horror “Il Padrone” di Antonio Abbate e Michele Stefanile, e “Ombre” ( “Duhu”) di Marco Panichella, hanno ricevuto menzioni speciali, riconoscendo la loro capacità di esplorare territori narrativi complessi e originali.
Il Premio Solinas Documentario per il cinema è stato assegnato a “Vita Interrotta” ( “Il tempo sospeso”) di Lorenzo Spinelli, un’opera che ripercorre una genealogia segnata dalla violenza e dalla rabbia, dalla Spagna della guerra civile alle piazze italiane del 2011, portando alla luce ferite profonde e interrotte nel tempo.
La borsa di sviluppo “Valentina Pedicini” ha premiato “Blue Girl” di Marta Pasqualini, mentre una menzione speciale è andata a “Casa Dolce Casa” di Cécile Khindria e Vittorio Moroni, una storia toccante ambientata in un insediamento rom a Nantes, che mette in luce le sfide e le resilienze di una comunità marginalizzata.
La nuova generazione di autori si è distinta anche nel campo delle serie televisive, con il Premio Solinas Experimenta Serie 2025 (Con Rai Fiction) che ha premiato “Partners in Crime” di Marta Sanseverino, Diletta Dan e Elisa Carriero, una serie innovativa che fonde elementi del true crime con la leggerezza e l’umorismo di una commedia romantica.

Una menzione speciale è stata dedicata a “Monellissima, le dimensioni non contano” ( “Mignòn”) di Giorgia Conigliaro, Giallorenzo Di Matteo e Edoardo Melchioretto.

Oltre alle premiazioni, l’evento è stato arricchito dalla presenza di figure di spicco del cinema italiano, tra cui Peppe Servillo, che ha commosso il pubblico con un concerto dedicato a Fabrizio De André, e numerosi professionisti che hanno partecipato al convegno “Scrivere nella bufera.

Le storie hanno ancora il potere di colpire al cuore?”.
Un’occasione per riflettere sull’importanza della narrazione in un mondo in rapida trasformazione, e per esplorare le nuove sfide e opportunità che si aprono per gli autori.

Annamaria Granatello, Presidente e Direttrice del Premio Solinas, ha sottolineato l’importanza di favorire un dialogo costruttivo e propositivo tra autori e produttori, mettendo al centro le storie e le persone che le raccontano.
Un’eredità preziosa, testimoniata anche dalla proiezione di film iconici nati sotto l’egida del Premio, come “L’Uomo in Più” di Paolo Sorrentino, “I Cento Passi” di Claudio Fava, Monica Zapelli e Marco Tullio Giordana, e “Vito e gli Altri” di Antonio Capuano.

Un viaggio attraverso il cinema italiano contemporaneo, che celebra la forza delle storie e il talento degli autori che le raccontano.

L’edizione del quarantesimo anniversario si conclude con la promessa di un futuro ricco di nuove narrazioni, nuove voci e nuove prospettive per il cinema italiano.

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