Babel Film Festival: Un Mosaico Linguistico per Celebrare la Diversità CulturaleDa Cagliari, dall’Exma, si leva un’eco potente e vibrante: quella del Babel Film Festival, un evento unico al mondo che si configura come un faro di luce sulle lingue minoritarie e sulle culture che le custodiscono. Dal 8 al 13 giugno, la nona edizione del festival si propone come un viaggio emozionante attraverso 38 lingue, un caleidoscopio di voci e storie che spesso rimangono ai margini del panorama cinematografico globale.Il festival, sotto la direzione artistica di Antonello Zanda e Paolo Carboni, è promosso dalla Società Umanitaria di Cagliari – Cineteca Sarda e si distingue per un focus inedito: la valorizzazione delle espressioni cinematografiche realizzate in lingue che faticano a trovare spazio e riconoscimento. Ben 61 opere in competizione – 19 lungometraggi, 9 documentari e 33 cortometraggi – provenienti da 18 paesi, offrono uno spaccato sulla ricchezza e la fragilità del patrimonio linguistico mondiale, dal sardo al catalano, dal basco all’occitano, dal bretone alle lingue del Sud America, fino alle voci curde.Zanda e Carboni sottolineano come il cinema possa essere un potente veicolo per la tutela e la promozione di queste lingue, custodi di identità culturali e di tradizioni secolari. Il premio Maestrale, dedicato al miglior lungometraggio, assegnerà un riconoscimento di 5.000 euro, mentre il documentario e il cortometraggio vincitori riceveranno rispettivamente 2.500 euro. Un montepremi complessivo di 16.500 euro incentiva la produzione di opere originali e innovative. A presiedere la giuria del Babel è il regista Enrico Pau, che presenterà in anteprima il suo ultimo lavoro, *Chie chircat accattat*, in una proiezione fuori concorso.La Sardegna, terra ospitante, è protagonista di questa celebrazione culturale. Opere come *Tres Animeddas*, *In su corru ‘e sa furca*, *Su fatorgiu*, *Frarìa*, *Goppà*, *La punizione del prete*, *S’ozzastru* e *Abele* incarnano la vitalità del cinema sardo e la sua capacità di raccontare storie profonde e significative.Il festival non si limita alla sola proiezione di film. Sezioni collaterali, masterclass, un convegno dedicato allo stato delle lingue minoritarie italiane e laboratori per ragazzi arricchiscono il programma. Particolarmente sentita è l’iniziativa rivolta ai bambini, con teatrini di burattini a cura di Is Mascareddas, per sensibilizzarli all’importanza della lingua madre come fondamento della loro crescita culturale.Un momento significativo sarà l’inaugurazione, l’8 giugno alle 18 a Sa Manifattura, del nuovo Archivio della Cineteca Sarda, uno spazio espositivo permanente dedicato alla collezione di pellicole in 16 mm e intitolato a Filippo Maria De Sanctis, figura chiave per la Società Umanitaria.Il festival propone anche un omaggio musicale con un live di Mauro Palmas e Giacomo Vardeu e un focus sulla situazione di Gaza, realizzato in collaborazione con l’associazione Sardegna Palestina, testimoniando un impegno civile e sociale.Infine, il Babel Cine Lab, curato da Daniele Arca e Nicola Federico Onnis, rappresenta un laboratorio di produzione cinematografica, un luogo di formazione e di scambio per giovani talenti, contribuendo a costruire il futuro del cinema minoritario. Babel Film Festival: un ponte tra culture, un canto per le lingue del mondo.
Babel Film Festival: Un Mosaico di Lingue e Culture al Cinema
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