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Bandidos e Balentes 2: Sardegna tra Memorie e Anni ’70

Bandidos e Balentes 2: Un Affresco di Sardegna tra Passato e MemoriaDopo il successo planetario e i prestigiosi riconoscimenti – un palmares di 191 premi che ne consacrano il primato come pellicola sarda più acclamata a livello internazionale – Fabio Manuel Mulas è pronto a riprendere le riprese di “Bandidos e Balentes 2: La Resa dei Conti”.
Il sequel, prodotto dalla Nuragica Film, si preannuncia un’immersione ancora più profonda nell’animo della Sardegna, abbandonando le atmosfere cinquentine per abbracciare un arco temporale più ampio, dagli anni ’70 fino ai primi anni 2000, un’epoca cruciale per comprendere le radici e l’evoluzione delle dinamiche sociali che animano l’isola.
Mulas, con uno sguardo attento e una sensibilità artistica raffinata, non intende semplicemente narrare una storia di faide e scontri tra fazioni – i “Bandidos”, giovani uomini sardi legati a un codice d’onore arcaico, e le “Balentes”, donne coraggiose e determinate, custodi di un’identità femminile forte e indipendente – ma piuttosto esplorare le intricate relazioni umane, le contraddizioni culturali e le ferite profonde che segnano la storia dell’isola.
Il film si configura quindi come un vero e proprio affresco corale, capace di restituire la complessità di un territorio ricco di bellezza e di ombre.
La scelta delle location, accuratamente selezionate, è parte integrante della visione artistica del regista.
L’Asinara, con la sua natura selvaggia e la sua storia di prigione, il Parco Nazionale del Gennargentu, custode di tradizioni millenarie, l’Ogliastra, terra di pastorizia e di forte identità, la Barbagia di Ollolai, scrigno di riti ancestrali, il Goceano e Bono, paese natale del regista, con la sua foresta Burgos, si ergono a testimoni silenziosi di un passato che continua a influenzare il presente.
La colonna sonora, curata con maestria, sarà affidata agli Ammerare, band nuorese dal sound energico e coinvolgente, che saprà interpretare l’intensità emotiva della narrazione.

Il cast, composto quasi interamente da attori sardi e partenopei, prevalentemente non professionisti, conferisce al film un’autenticità e una freschezza ineguagliabili.

Giuseppe Tanda, giovane allevatore di Benetutti, interpreterà il ruolo del protagonista maschile, incarnando lo spirito resiliente e il legame profondo con la terra sarda.
Oltre alla narrazione centrale, Mulas intende omaggiare figure emblematiche della cultura sarda, come Maria Carta e Andrea Parodi, due voci straordinarie che hanno contribuito a definire l’identità musicale dell’isola.
Un tocco di meta-cinema, con l’apparizione di icone del jet set internazionale in speciali rappresentazioni, aggiunge un elemento di sorpresa e di riflessione sul ruolo del cinema e sulla sua capacità di influenzare la percezione della realtà.
“Bandidos e Balentes 2: La Resa dei Conti” non vuole essere un’opera che celebra il cliché del banditismo e dei sequestri di persona, ma piuttosto un invito a guardare oltre le apparenze, a scoprire la vera anima della Sardegna, un’isola complessa, affascinante e ricca di storie da raccontare.

Il film, premiato al Universal Film Festival di New York, si preannuncia un evento cinematografico di grande impatto, capace di emozionare e di far riflettere il pubblico di tutto il mondo.

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