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giovedì 6 Novembre 2025

Festival Marina Café Noir: rischio addio a Cagliari, scoppia la polemica

Un’ombra di incertezza si proietta sul panorama culturale cagliaritano: l’associazione Chourmo, ideatrice e organizzatrice del rinomato festival Marina Café Noir, ha comunicato l’intenzione di trasferire l’evento in un’altra città a partire dalla prossima edizione.

Un annuncio che ha suscitato un’ondata di reazioni nella comunità politica locale, con diciassette consiglieri comunali che si sono mobilitati per cercare di arginare la potenziale perdita di un’iniziativa di rilevanza nazionale.

La motivazione addotta dagli organizzatori è chiara: un senso di inadeguatezza percepita nei confronti dell’amministrazione comunale, che li fa sentire più un onere che una risorsa.
Questa percezione, sebbene dolorosa, solleva interrogativi fondamentali sul rapporto tra istituzioni e realtà culturali, e sulla capacità delle amministrazioni di comprendere e sostenere adeguatamente il ruolo cruciale che questi eventi svolgono nella vitalità di una città.
I consiglieri comunali, appartenenti a diverse forze politiche che compongono la maggioranza, esprimono sorpresa e preoccupazione per questa decisione.
Sottolineano come l’amministrazione abbia recentemente incrementato in modo significativo le risorse destinate ai bandi culturali, dimostrando un impegno concreto verso il sostegno delle attività creative e artistiche nel territorio.
Questo investimento, volto a rafforzare il tessuto culturale cagliaritano, sembra essere stato offuscato da un divario percepito tra le intenzioni politiche e l’effettiva implementazione delle procedure amministrative.

La problematica sollevata non è un caso isolato.
Si tratta di una criticità diffusa, che affligge il sistema pubblico italiano nel suo complesso e che rallenta il flusso di risorse e supporto verso le realtà culturali.
Tuttavia, i consiglieri ribadiscono con fermezza che questa difficoltà non può essere utilizzata come alibi per l’inerzia o la mancanza di azione.

Si assume, pertanto, la piena responsabilità di governare con serietà, trasparenza e un profondo spirito di servizio.

La cultura, infatti, non è semplicemente un settore da finanziare, ma un vero e proprio laboratorio di costruzione collettiva.

È lo spazio in cui una comunità si definisce, si confronta, evolve e ritrova la sua identità.
Con questa consapevolezza, i consiglieri si propongono di riaprire un dialogo costruttivo con l’associazione Chourmo, confidando che un confronto aperto e onesto possa portare a una nuova fase di collaborazione, caratterizzata da un impegno reciproco e da un rilancio condiviso del festival.

La sfida è quella di superare le incomprensioni pregresse, di analizzare a fondo le criticità emerse e di costruire un modello di partnership che valorizzi il talento artistico e creativo cagliaritano, rafforzando al contempo il ruolo della città come polo culturale di eccellenza.
L’obiettivo è trasformare un momento di potenziale perdita in un’opportunità di crescita e innovazione per l’intera comunità.

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