Il Nuraghe Albucciu, sentinella silenziosa nel cuore del territorio arzachenese, custodisce un segreto prezioso: il Bronzetto figurato.
Questo straordinario manufatto, risalente a un periodo compreso tra il XII e l’VIII secolo a.
C.
, rappresenta un’immersione diretta nel mondo spirituale e rituale della civiltà nuragica.
Scoperto durante gli scavi archeologici condotti da Maria Luisa Ferrarese Ceruti tra il 1960 e il 1961, il Bronzetto, dopo un lungo periodo di conservazione, ritrova finalmente la sua terra d’origine.
L’evento, che si configura come un’occasione unica per la comunità locale e per gli studiosi, è integrato nella mostra “Il tempo ritrovato.
Patrimonio archeologico di Arzachena dal Neolitico a Roma”, ospitata al Museo civico Michele Ruzittu.
La mostra, arricchita da una selezione di reperti che tracciano la complessa evoluzione storica del territorio, offre al visitatore una prospettiva ampia e articolata, che va dalle prime testimonianze neolitiche fino al dominio romano.
Il Bronzetto, figura centrale dell’esposizione, è più di un semplice reperto archeologico: è una finestra aperta sulla mentalità e sulle credenze di un popolo complesso, capace di ingegnose architetture e di raffinate espressioni artistiche.
La figura incisa nel bronzo, raffigurante un sacerdote o una personalità di alto rango in un contesto rituale, suggerisce la centralità delle pratiche religiose nella vita nuragica, alimentando interrogativi sul significato dei culti e delle cerimonie.
La restituzione del Bronzetto ad Arzachena, resa possibile grazie alla collaborazione tra il Comune, la Ge.
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co.
Surl e le Direzioni Regionali Musei Nazionali Sardegna e Museo Giovanni Antonio Sanna di Sassari, testimonia un impegno condiviso nella valorizzazione del patrimonio culturale.
L’apertura gratuita dell’esposizione, giovedì 30 ottobre, sottolinea la volontà di rendere accessibile a tutti la ricchezza storica del territorio.
Come sottolinea Anna Maria Zedda, direttrice della Ge.
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Surl, si auspica che questa collaborazione si traduca in ulteriori iniziative volte a promuovere in modo capillare la conoscenza del patrimonio nuragico, un tesoro inestimabile che merita di essere scoperto e preservato per le generazioni future.
Il Museo Michele Ruzittu, con la sua apertura settimanale, si conferma un punto di riferimento essenziale per la comprensione della storia millenaria di Arzachena e dell’intera Sardegna.








