“Io non dimentico” e “Sui tetti di chi dorme”: un doppio sguardo sull’invisibilità e la memoriaIl Greenwick d’Essai di Cagliari apre le sue porte martedì 14 ottobre per un evento di profonda risonanza emotiva e culturale.
La serata, con inizio alle ore 20:30, presenterà in anteprima regionale assoluta il cortometraggio documentario “Io non dimentico”, a seguire da “Sui tetti di chi dorme”, due opere intense e poetiche firmate dal Teatro dall’Armadio e guidate dalla visione artistica di Antonello Murgia Pisano.
“Io non dimentico” si configura come un pentalogo visivo, un atto coraggioso e necessario per restituire dignità e voce a coloro che la società, nel suo perpetuo bisogno di etichette e categorie, ha relegato ai margini, rendendoli invisibili.
Il documentario, permeato da una sensibilità profonda, affronta il tema delle discriminazioni e delle sofferenze subite da individui che non trovano spazio all’interno di un’ottica binaria dell’orientamento sessuale, ma anche, più ampiamente, da chiunque si discosti dalle norme sociali percepite come dominanti.
È un omaggio a coloro che, nel corso della storia, sono stati perseguitati, dimenticati e ridotti al silenzio per la loro diversità.
L’opera si propone come un viaggio intimo, un’esplorazione della memoria collettiva e individuale, un gesto d’amore verso chi lotta quotidianamente per il diritto fondamentale di amare, di essere riconosciuto, di esistere pienamente.
La regia, la direzione della fotografia, le musiche originali e la sceneggiatura, tutte curate da Murgia Pisano, contribuiscono a creare un’atmosfera evocativa e toccante.
Fabio Marceddu guida un cast eterogeneo che include Michela Atzeni, Luisanna Pani, Pascal Aiguier, Raffaele Marceddu, Sandro Loi, John Borownstein, Daniela Usala e Nicola Costarella, mentre Roberta Serra Corda si occupa dei costumi e Emanuele Pusceddu del sound design, arricchendo ulteriormente l’esperienza sensoriale.
Il cortometraggio “Sui tetti di chi dorme”, a seguire, si inserisce in un percorso tematico di indagine sulla fragilità umana e la fugacità dell’esistenza.
Ambientato tra le lapidi silenziose della necropoli di Tuvixeddu, il più esteso sito punico del Mediterraneo, il film, pluripremiato, evoca un’eco di vite passate e riflette sulla violenza dell’oblio attraverso versi tratti dalla penna di Giacomo Leopardi.
L’opera, un’esplorazione poetica del tempo e della memoria, affronta il contrasto tra la grandiosità di una civiltà e la singolarità del destino umano.
Lia Careddu, Rossella Faa, Fabio Marceddu e Isabel Moiño Campos danno corpo a questa narrazione suggestiva, guidati ancora una volta dalla regia di Murgia Pisano.
La doppia proiezione si configura come un’occasione per riflettere sulla necessità di recuperare e valorizzare le storie silenziate, per promuovere una cultura dell’inclusione e del rispetto delle diversità, e per ricordare che la memoria è l’arma più potente contro l’oblio e l’ingiustizia.