lunedì 28 Luglio 2025
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Ivan e i cani: resilienza e amore tra archeologia e natura.

Il cuore selvaggio di un bambino: “Ivan e i cani” tra archeologia e resilienzaNell’affascinante cornice dell’area archeologica di Nora, il 43° Festival La Notte dei Poeti del Cedac ha ospitato una rappresentazione intensa e commovente: “Ivan e i cani”, adattamento teatrale dell’opera di Hattie Naylor, firmato da Federica Rosellini.

Lo spettacolo, prodotto da Cardellino, non è una semplice narrazione, ma un’esplorazione profonda delle dinamiche familiari, della maternità e del legame interspecie, incarnata nella protezione inaspettata di un branco di cani.

La vicenda, ispirata a una storia vera che ha catturato l’attenzione della cronaca internazionale, racconta di un bambino ucraino, soprannominato “Mowgli” per la sua fuga dalla violenza domestica, un evento traumatico che lo porta a rifugiarsi nella natura e a trovare conforto e sicurezza in una comunità canina.

L’opera trascende il racconto di un salvataggio per interrogarsi sulla natura della famiglia, ampliandone i confini oltre la biologia e abbracciando l’amore e la protezione che possono derivare da creature diverse.
“Ivan e i cani”, pluripremiato con il Tinniswood Award e candidato agli Olivier Awards, si presenta in Sardegna con una regia e interpretazione che ne esaltano la forza emotiva.
Federica Rosellini, attrice versatile e interprete di grande carisma, porta in scena un personaggio carico di vulnerabilità e resilienza, offrendo una riflessione sulla capacità di sopravvivenza e sulla ricerca di un rifugio sicuro.

Rosellini, nota per le sue collaborazioni con maestri della regia come Luca Ronconi, Federico Tiezzi, Antonio Latella, Andrea De Rosa e Andrea Baracco, e per la sua partecipazione a produzioni cinematografiche di rilievo come “Confidenza” e “Campo di battaglia”, sottolinea l’importanza di dare voce a drammaturghe contemporanee, spesso ignorate o sottovalutate nel panorama culturale italiano.

“È essenziale coltivare queste voci dissidenti, promuovere la drammaturgia internazionale e offrire spazio alla sperimentazione artistica”, afferma Rosellini, esprimendo un rammarico per la scarsa attenzione riservata alle opere contemporanee e alle voci marginali nel contesto istituzionale italiano.
L’esperienza sul set di “Confidenza” ha lasciato in Rosellini un profondo senso di libertà creativa e la possibilità di plasmare il personaggio attraverso l’improvvisazione e la collaborazione con altri artisti, come Elio Germano.

Quest’ultimo aspetto ha contribuito a creare un’atmosfera autentica e vibrante.

La presenza in Sardegna segna un debutto per Rosellini come attrice sull’Isola, un luogo che ama profondamente.
Attualmente, sta collaborando con l’artista Daniela Pes per un nuovo spettacolo tratto da “iGirl” della drammaturga irlandese Marina Carr, un’opera che, come sottolinea Rosellini, possiede una voce potente e capace di attraversare i secoli, da epoche remote fino al futuro.

Questa collaborazione testimonia l’impegno di Rosellini nel promuovere artisti emergenti e nel creare opere che esplorino temi universali attraverso l’arte del teatro.

La storia di Ivan, accolto e protetto dai cani, risuona come un inno alla forza dell’istinto, alla capacità di adattamento e alla ricerca di un legame affettivo al di là delle barriere linguistiche e specie.

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