L’umanità, come la conosciamo, è stata ridotta a un’eco sbiadita. Un cataclisma di proporzioni inimmaginabili ha decimato il pianeta, spazzando via quasi l’intera popolazione terrestre. La causa? Un’ambiziosa, e fatale, ricerca umana: lo sfruttamento di una singolarità gravitazionale, un buco nero, con l’obiettivo di estrarne preziose terre rare. Da questo scenario apocalittico, intriso di scienza e orrore, emerge *Kraken Mare*, un manga frutto di una collaborazione transalpina e sarda, serializzato mensilmente sulle pagine della prestigiosa rivista *Afternoon* della casa editrice Kodansha in Giappone.*Kraken Mare* non è semplicemente un racconto di sopravvivenza post-apocalittica. È un’esplorazione filosofica delle conseguenze dell’arroganza umana, del nostro desiderio inestinguibile di dominio sulla natura, anche a costo di un’autodistruzione su scala globale. La narrazione, intrisa di elementi fantascientifici e di un’atmosfera opprimente, si pone interrogativi cruciali sull’etica della ricerca scientifica, sulla responsabilità verso le generazioni future e sulla fragilità della civiltà.L’opera è il risultato del talento congiunto del disegnatore cagliaritano Massimo Dall’Oglio e dello sceneggiatore francese Guillaume Dorison. Dall’Oglio, con la sua abilità nel tradurre in immagini un paesaggio lunare, desolato e vibrante di un’inquietante bellezza, conferisce al manga un’identità visiva unica, caratterizzata da un tratto nitido e dettagliato che contrasta con la desolazione del mondo rappresentato. Dorison, da parte sua, plasma la trama con una profondità che va oltre la semplice narrazione, introducendo elementi di suspense, mistero e riflessione psicologica sui pochi sopravvissuti e sulle loro lotte per la sopravvivenza in un mondo radicalmente mutato.Massimo Dall’Oglio, pur lavorando su *Kraken Mare*, continua a collaborare con Sergio Bonelli Editore, prestando il suo talento alla creazione di *Dragonero*, un altro fumetto fantasy che esplora temi simili di mito, avventura e destino. Entrambe le opere, pur mantenendo stili distinti, rivelano una sensibilità artistica profondamente radicata nell’esplorazione della condizione umana e nella rappresentazione di mondi fantastici, capaci di riflettere le nostre paure, le nostre speranze e le nostre aspirazioni. *Kraken Mare*, in particolare, rappresenta un’audace sperimentazione narrativa, un’occasione per confrontarsi con le implicazioni etiche del progresso scientifico e per interrogare il ruolo dell’uomo nell’universo.
Kraken Mare: Quando l’Ambizione Umana Distrugge il Mondo.
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