L’eredità culturale di Mario Faticoni, figura cardine del panorama artistico sardo, si materializza ora in una forma innovativa e accessibile: un archivio digitale.
Questa iniziativa, celebrata con il suo ottantotto compleanno il 20 settembre, rappresenta un punto di svolta nella conservazione e fruizione di un patrimonio intellettuale e scenico di inestimabile valore.
Il sito www.
mariofaticoni.
com non è semplicemente una vetrina, ma un vero e proprio scrigno che custodisce oltre quarant’anni di attività teatrale, giornalistica e culturale, offrendo uno sguardo privilegiato sulla storia del teatro in Sardegna.
L’archivio, riconosciuto di particolare interesse storico dal Ministero dei Beni Culturali e donato nel 2022 al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, trascende la biografia di un artista.
È un documento storico che ripercorre l’evoluzione del teatro sardo dagli anni ’60 ad oggi, un percorso costellato di sperimentazione, impegno civile e innovazione artistica.
Tra i materiali conservati, spicca un’intervista esclusiva a Costantino Nivola, realizzata da Faticoni a New York e poi pubblicata nel suo libro “Svegliatevi Sardi!”, un’testimonianza preziosa del rapporto tra Sardegna e diaspora.
Il lavoro di riordino e catalogazione, svolto in stretta collaborazione con la sua assistente Simona Loddo e realizzato dallo studio Alfredo Scrivani, ha permesso di organizzare un’enorme quantità di documenti: articoli, fotografie, bozzetti scenici, registrazioni audio e video, che offrono una visione completa della sua attività e del contesto culturale in cui si è svolta.
Il sito non si limita a presentare le opere di Faticoni, ma offre anche un’analisi approfondita del suo contributo alla nascita e allo sviluppo del teatro sardo.
Si ripercorrono le tappe fondamentali: l’esperienza nel Cut-Centro Universitario Teatrale, il Teatro Studio, la formazione del Cit – Teatro di Sardegna, e la successiva presidenza de Il Crogiuolo, fino alle produzioni più recenti.
L’archivio digitale si configura quindi come un vero e proprio “laboratorio di memoria”, un luogo virtuale in cui il racconto personale di un artista si fonde con la storia collettiva di una comunità.
Come afferma Faticoni, l’obiettivo primario è rendere accessibile alle nuove generazioni non solo le proprie opere, ma anche la memoria di un teatro che ha sempre avuto un ruolo cruciale nell’interpretazione e nella contestazione della realtà sociale e politica sarda.
Questo patrimonio, ora digitalizzato e condiviso, diventa una risorsa fondamentale per la ricerca storica, l’educazione artistica e la promozione della cultura sarda nel suo complesso, un lascito prezioso per il futuro.