Un’isola, un palcoscenico: il Festival Multidisciplinare sardo tra archeologia e innovazione artisticaL’Associazione Enti Locali presenta un’iniziativa culturale di straordinaria portata: un Festival Multidisciplinare che trasforma il paesaggio sardo in un’arena artistica senza precedenti. Fino al 2027, alcuni dei più significativi siti storici dell’isola, custodi di millenni di storia, accoglieranno spettacoli di danza, teatro, musica e arti circensi provenienti dai principali teatri italiani ed europei. Il percorso artistico si snoda attraverso luoghi iconici, come il teatro archeologico di Tharros, il Teatro Romano di Nora, l’anfiteatro di Monte Sirai, il Teatro dell’Antico Borgo di Rebeccu e, in un contesto di particolare suggestione, il sito UNESCO di Su Nuraxi a Barumini, testimonianza tangibile della civiltà nuragica.Il Festival ambisce a superare la mera fruizione di spettacoli, proponendosi come un vero e proprio laboratorio culturale. La danza, intesa come linguaggio universale e strumento di connessione emotiva, assume un ruolo centrale, ma non esclusivo. Il programma è intriso di un profondo spirito inclusivo e sperimentale, volto a favorire la contaminazione tra le diverse discipline artistiche. Workshop, incontri con gli artisti e progetti di collaborazione si affiancano alle performance, con l’obiettivo di elevare la Sardegna a polo di innovazione artistica, un crocevia di idee e talenti.L’apertura del Festival a Tharros, il 18 luglio, è affidata a “Ritratti” della Compagnia Mvula Sungani Physical Dance, una prima nazionale che, attraverso la potenza espressiva della danza contemporanea, affronta temi universali come l’identità, la memoria e il rapporto con il corpo. Il 20 luglio, le note classiche di Giovanni Sollima, violoncellista di fama internazionale, e Carlotta Maestrini, pianista virtuosa, risuoneranno tra le antiche mura di Nora, in un concerto che incarna l’eccellenza della musica italiana.La ricca programmazione prosegue con la passione ardente del tango, il 25 luglio, con “Historias de Astor” (Tango Star Italia), che celebra i quarant’anni di carriera di Miguel Angel Zotto, figura di spicco nel panorama del tango argentino. Il primo agosto, una nuova prima nazionale firmata dal duo Riva e Repele, con “Time.Dance.Poetry,” offre un viaggio emozionante attraverso tre coreografie originali, esplorando la fragilità dell’esistenza, il legame con la terra e l’anelito all’infinito. La cifra stilistica di Riva e Repele, caratterizzata da un linguaggio coreografico raffinato e suggestivo, crea atmosfere rarefatte, capaci di coinvolgere profondamente il pubblico, stimolandone la riflessione e l’empatia. Il Festival non è soltanto uno spettacolo, ma un’esperienza culturale immersiva, un dialogo tra il passato glorioso dell’isola e le più innovative espressioni artistiche del presente.
Sardegna a Teatro: Festival tra Archeologia e Arte Contemporanea
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