La riscoperta e la promozione della straordinaria eredità preistorica sarda, con particolare attenzione alla civiltà nuragica, alla sua architettura megalitica, al mistero dei Giganti di Mont’e Prama e all’eccezionalità del Parco archeologico del Sinis, costituiscono il fulcro di un’iniziativa culturale transnazionale.
La Fondazione Mont’e Prama, in questo contesto, ha rafforzato il suo impegno attraverso un ciclo di eventi internazionali a Barcellona e Lisbona, mirati a consolidare la cooperazione scientifica, a favorire lo scambio di buone pratiche e a proiettare il patrimonio sardo in un’ottica globale.
Il primo appuntamento a Barcellona, all’interno del convegno “Archeologia e gestione del patrimonio preistorico in Sardegna e nel Mediterraneo Occidentale” organizzato dal Museu d’Arqueologia de Catalunya, ha rappresentato un’opportunità preziosa per un confronto interdisciplinare.
Ricercatori e istituzioni provenienti da diverse nazioni hanno condiviso esperienze e metodologie per la valorizzazione e la ricerca del patrimonio preistorico mediterraneo, con un focus specifico sulla civiltà nuragica e sul fenomeno unico dei Giganti di Mont’e Prama.
L’archeologa Viviana Pinna ha offerto una prospettiva dinamica, intitolata “I Giganti di Mont’e Prama: ieri, oggi e domani”, tracciando un percorso che ne illumina le origini, analizza il loro significato nel contesto culturale del Mediterraneo e ne anticipa le potenzialità per il futuro.
Il Presidente Anthony Muroni ha poi focalizzato il suo intervento sulla gestione e la promozione del patrimonio sardo, sottolineando l’importanza cruciale di sinergie strategiche.
La creazione di reti collaborative, basate su tre pilastri fondamentali – promozione, cooperazione e costruzione di relazioni – rappresenta il nucleo del Piano di valorizzazione culturale, volto a massimizzare l’impatto e la risonanza del patrimonio nuragico a livello internazionale.
Questo approccio si prefigge non solo di preservare la memoria del passato, ma anche di generare nuove opportunità di sviluppo economico e culturale per la Sardegna.
A Lisbona, la conferenza “Il Parco archeologico naturale della penisola del Sinis” ha affascinato il pubblico riunito al Museu de Lisboa – Palácio Pimenta.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona e la Dinamo Sassari, ha offerto una finestra aperta sulla ricchezza storica e paesaggistica di una delle aree più significative della Sardegna occidentale.
L’archeologa Nicoletta Camedda ha guidato il pubblico in un suggestivo viaggio nel tempo, ricostruendo il cammino delle civiltà che hanno abitato la penisola oristanese nel corso dei millenni.
L’intervento di Luca Cheri, direttore del Museo Civico G.
Marongiu di Cabras, ha arricchito ulteriormente il contesto, fornendo ulteriori dettagli sulla storia e le peculiarità del sito.
L’iniziativa si è integrata con la trasferta europea della Dinamo Sassari nella FIBA Europe Cup, creando un’occasione unica per la promozione culturale e sportiva della Sardegna.
L’impegno costante della Fondazione Mont’e Prama testimonia la volontà di trasformare il patrimonio preistorico sardo in un motore di sviluppo sostenibile, promuovendo la conoscenza, il dialogo interculturale e la valorizzazione delle identità locali.
La collaborazione con istituzioni scientifiche, culturali e sportive, sia a livello nazionale che internazionale, rappresenta la chiave per raggiungere questo ambizioso obiettivo.








