Le recenti indagini archeologiche, emerse in seguito a complessi interventi di restauro e riqualificazione strutturale degli edifici universitari nel cuore del centro storico di Sassari, stanno riscrivendo profondamente la narrazione storica della città.
Lungi dall’essere semplici ritrovamenti marginali, i materiali rinvenuti testimoniano un’evoluzione urbana e culturale inattesa, aprendo finestre su periodi cruciali compresi tra il tardo Quattrocento e il Seicento.
Le scoperte, di notevole impatto, non si limitano a confermare quanto già noto, ma forniscono elementi inediti che illuminano in maniera più precisa le origini e lo sviluppo del Collegio gesuitico, istituzione fondativa dell’odierna Università di Sassari.
L’impianto archeologico rivela una stratificazione complessa, che documenta non solo le fasi costruttive del collegio stesso, ma anche l’uso e la trasformazione degli spazi nel corso del tempo.
Si individuano tracce di strutture preesistenti, forse legati ad un nucleo abitativo o religioso antecedente alla presenza gesuitica, suggerendo una continuità urbana che si estende ben oltre la fondazione del collegio.
Tra i reperti più significativi, spiccano ceramiche di produzione locale e regionale, che offrono indizi preziosi sulle dinamiche commerciali e sulle relazioni che Sassari intratteneva con il resto dell’isola e con il continente.
La presenza di manufatti in metallo, spesso frammentari ma riconoscibili, testimonia l’abilità artigianale dell’epoca e l’importanza del lavoro dei metallurgici.
Particolare attenzione meritano i resti di pavimentazioni, alcune delle quali riccamente decorate con elementi in marmo o terracotta, che suggeriscono un’attenzione al dettaglio e un desiderio di ostentazione di ricchezza da parte dei committenti.
L’analisi dei reperti consente di ricostruire, con maggiore accuratezza, le tecniche costruttive impiegate e l’evoluzione dei materiali da costruzione.
L’uso di specifiche tipologie di pietra e mattoni, la presenza di intonaci e affreschi parzialmente conservati, offrono spunti interessanti per comprendere le modalità di intervento e le scelte estetiche che hanno caratterizzato gli interventi di costruzione e di ristrutturazione.
Queste indagini archeologiche non rappresentano solo un’occasione per recuperare e valorizzare il patrimonio materiale della città, ma anche un’opportunità per approfondire la conoscenza della sua storia e della sua identità culturale.
La riscoperta del Collegio gesuitico e del suo contesto urbano offre una prospettiva inedita sulla nascita e lo sviluppo dell’Università di Sassari, contribuendo a delineare un quadro più completo e articolato della storia sassarese.
La ricerca continua, con la promessa di ulteriori scoperte che potranno ulteriormente arricchire la nostra comprensione del passato.