Il Siren Festival si configura come un crocevia musicale di respiro internazionale, capace di attrarre un pubblico di appassionati e un turismo culturale significativo, nonostante il recente cambio di sede dall’Abruzzo alla Sardegna.
La seconda giornata, animata dalle performance di Calibro 35 e Stereolab, ha consolidato l’identità sonora dell’evento, un intreccio sofisticato tra l’indie, l’elettronica sperimentale e l’eredità del krautrock.
L’esibizione di Stereolab, un’esperienza inedita per l’isola, ha rappresentato un punto culminante.
La band, guidata dalla carismatica Laetitia Sadier, ha dipinto un paesaggio sonoro ricco di sfumature, un viaggio nel tempo che commista l’estetica retrofuturista e l’eleganza del krautrock degli anni Settanta con l’immediatezza di melodie pop, a volte sussurrate, a volte esplosive.
Il repertorio ha abbracciato sia i classici imprescindibili di *Emperor Tomato Ketchup* (1996) e *Dots and Loops* (1997), che hanno risvegliato l’entusiasmo dei fan più affezionati, sia le nuove tracce estratte da *Instant Holograms On Metal Film*, un’opera che conferma la capacità della band di evolversi senza tradire le proprie radici.
Precedendo Stereolab, Calibro 35 ha offerto un’interpretazione originale e coinvolgente del panorama musicale italiano degli anni Ottanta.
L’influenza del cinema poliziesco e dei programmi sportivi come “Novantesimo Minuto” si è tradotta in un sound strumentale inconfondibile, caratterizzato da un’energia pulsante e un’atmosfera nostalgica che ha catturato l’attenzione del pubblico.
La programmazione del Siren Festival non si limita a concerti di alto profilo.
La serata odierna vede protagonisti gli Horrors, una band con una carriera decennale che ha attraversato diverse metamorfosi sonore, dal garage rock primordiale alle complesse architetture post-punk ed elettroniche degli album più recenti, con l’album *Night Life* come testimonianza di questa evoluzione.
Un’iniziativa particolarmente interessante è la presenza di Joe Lally, bassista storico dei Fugazi, che offrirà lezioni di basso, un’occasione unica per aspiranti musicisti di apprendere da un maestro di una delle band più influenti della storia.
La chiusura del festival, prevista per domani al Poetto, si preannuncia come una festa di colori, suoni e vibrazioni, con l’esibizione di Maseeni, Jagwari e un coinvolgente dj set, un ultimo, intenso sguardo alle stelle che hanno illuminato le serate del Siren Festival.
L’evento dimostra come la musica possa essere un potente collante culturale, capace di unire persone e terre diverse in un’esperienza condivisa e memorabile.