TerrAmare 2025: Un Viaggio nell’Arte, la Memoria e la ComunitàL’Orto Giardino Mariposa de Cardu a Quartucciu si appresta ad accogliere la venticinquesima edizione di TerrAmare, il festival itinerante ideato e coltivato da Francesco Origo, figura chiave nel panorama teatrale italiano scomparsa nel 2022. “Un Palcoscenico nel Blu” è il titolo scelto per questa edizione, un invito a immergersi in un’esperienza artistica che intreccia teatro, parola, cucina e riflessione sociale, celebrando l’eredità di Origo e il suo profondo legame con il mare, metafora di un orizzonte aperto al dialogo e all’incontro.La tre giorni, dal 19 al 21 giugno, si configura come un vero e proprio percorso tematico, un viaggio attraverso la memoria del fondatore e le sue passioni, esplorando dinamiche sociali complesse e interrogando il ruolo dell’arte come strumento di cambiamento.L’apertura del festival, il 19 giugno alle 19:30, sarà dedicata a “Dialoghi su Francesco Origo e il suo sogno su vela”, un omaggio corale che trascende la semplice commemorazione. Alessandro Berti e Francesco Piras, figure di spicco del teatro contemporaneo, si confronteranno in un dialogo guidato dal giornalista Massimo Moi, scavando nell’animo dell’artista Origo e nel significato del suo progetto teatrale. L’incontro, più che una lezione, si prefigge di essere un momento di condivisione collettiva, un’occasione per riscoprire il valore del teatro come spazio di comunità, un abbraccio tra ricordi e futuro.La giornata successiva, il 20 giugno alle 20:30, vedrà il palco illuminato dal monologo “Negri senza memoria” di Alessandro Berti, una profonda riflessione sul complesso rapporto storico e culturale tra Italia e comunità afroamericane. L’opera, cruda e provocatoria, mette a nudo pregiudizi e silenzi, invitando a una riflessione impietosa sulle radici del razzismo e sulla necessità di un cambiamento radicale.Il gran finale, il 21 giugno, sarà un vero e proprio evento ibrido: “Sagra per F – Prendete quel che volete, mettete quel che potete” di Ivan Fantini, artista poliedrico che fonde scrittura, cucina e attivismo. Fantini, definito “scrittore per urgenza e cuoco eterodosso,” trasforma gli scarti alimentari in un gesto artistico e politico, un atto di ribellione contro lo spreco e una celebrazione della resilienza. La serata, anticipata dalla proiezione del documentario “Cosa c’è di strano in tutto questo?” di Mauro Bartoli, che esplora l’esperienza unica del cuoco-scrittore, si arricchisce di cortometraggi (“Ri-fioriture” e “Sesso e anarchia”) e culmina in una performance gastronomica e letteraria, un banchetto di parole, canzoni anarchiche e sapori inaspettati, accompagnata dalla Banda Sbandati, ulteriore espressione di questa visione artistica anticonformista.TerrAmare 2025 si configura quindi come un’esperienza sensoriale e intellettuale, un invito a riflettere sul passato, ad affrontare il presente e a immaginare un futuro più giusto e consapevole, nutrito dall’arte e dalla condivisione. Un omaggio a Francesco Origo e al suo sogno di un teatro che sia davvero al servizio della comunità.