Il Saverio Zura Quintet si aggiudica il prestigioso Premio Isio Saba 2025, riconoscimento di rilievo nell’ambito del panorama jazzistico sardo, un’edizione resa ancora più significativa dalla collaborazione tra Jazz in Sardegna e l’associazione culturale Il Jazzino di Cagliari.
Il premio, accompagnato da un contributo economico di tremila euro, celebra un gruppo che incarna l’evoluzione e la vitalità del linguaggio jazzistico contemporaneo.
Il Quintetto, guidato dal chitarrista e compositore Saverio Zura, si distingue per una coesione artistica palpabile e una padronanza tecnica che trascende la giovane età dei musicisti.
La formazione, che include Alberto Bonora (sax alto), Filippo Galbiati (piano), Andrea Esperti (contrabbasso) e Francesco Benizio (batteria), ha convinto una giuria composta da figure di spicco del settore – sotto la direzione artistica di Gianrico Manca e la presidenza di Paolo Carrus, affiancati da Francesca Corrias, Michele Palmas, Giacomo Serreli, Sara Deidda, Marti Jane Robertson, Bebo Ferra, Andrea Saba e Antonio Benoni – con la sua capacità di coniugare ricerca sonora e coinvolgimento emotivo.
La finalissima, un evento di alto profilo ospitato nel Teatro Massimo di Cagliari, ha offerto al pubblico e ai professionisti un’esperienza musicale intensa, con la performance di tutti i gruppi in gara.
Il giudizio della giuria, unanime nell’assegnare il primo premio al Quintetto Zura, ha sottolineato non solo l’eccellenza individuale dei musicisti, ma soprattutto la loro capacità di costruire un discorso musicale originale e coerente.
Le composizioni di Saverio Zura si caratterizzano per una ricerca strutturale avanzata, che esplora territori sonori inesplorati attraverso un interplay dinamico tra scrittura e improvvisazione.
L’uso sapiente del contrasto, alternando momenti di espansione sonora a passaggi rarefatti, crea un’architettura musicale complessa ma accessibile, dove l’interazione tra il sax di Bonora e la chitarra di Zura funge da fulcro tematico.
La scrittura, attingendo a piene mani dal jazz contemporaneo newyorkese, si apre a influenze provenienti dall’improvvisazione libera e a energie tipiche del rock d’avanguardia, delineando un linguaggio ibrido e riconoscibile.
L’equilibrio tra elementi scritti e improvvisati, modulati da variazioni ritmiche e di densità sonora, conferisce ulteriore profondità e dinamismo all’esecuzione.
Nato a Bologna nel 2024, il progetto Saverio Zura Quintet rappresenta un laboratorio musicale in continua evoluzione, guidato dalla visione del chitarrista sassarese, Saverio Zura, un compositore capace di trascendere le convenzioni e di sondare le potenzialità espressive del suono.
La serata di premiazione ha celebrato anche altri talenti emergenti.
Il sestetto dei Saihs, guidato da Matteo Zecchi, si è distinto con una Menzione Speciale, mentre il Tangram Project, con Federico Parrinello, Emanuele Fanì e Luca Di Muzio, ha raccolto calorosi applausi per la sua performance energica e innovativa, sigillando un evento dedicato alla scoperta e al sostegno delle nuove voci del jazz italiano.






