Autunno in Barbagia: un viaggio nell’anima della Sardegna profonda.
Si apre il sipario, come da consuetudine, il 6 settembre a Bitti, ancora avvolti nel calore residuo dell’estate, e si conclude con un saluto solenne poco prima del Natale a Ortueri e Orune.
Questa è la trentunesima edizione della rassegna, una continuità che affonda le sue radici nel progetto Cortes apertas, un omaggio a un patrimonio immateriale e materiale da custodire con cura e tramandare alle future generazioni.
Il sottotitolo, “Gioielli da tramandare, tesori da custodire”, ne è la sintesi più eloquente.
L’iniziativa, promossa dall’Aspen, società speciale della Camera di Commercio di Nuoro, con il supporto di Regione Sardegna, Banco di Sardegna e Grimaldi Lines, si configura come un vero e proprio ponte culturale ed economico tra l’antico e il moderno.
Non è semplicemente una festa, ma un motore di sviluppo sostenibile per un territorio che si affida alla propria identità per affrontare le sfide del futuro.
Il cuore pulsante di Autunno in Barbagia è l’artigianato, espressione di una sapienza antica che si rinnova costantemente.
Accanto a questo, l’enogastronomia, con le sue tradizioni millenarie, offre un assaggio autentico dei sapori della Barbagia.
Più di tremila aziende artigiane aprono le loro porte, offrendo ai visitatori un’immersione totale nel mondo della produzione locale.
Quest’anno, l’iniziativa si estende a nuovi centri, accogliendo Oliena, Lodine e Sarule, Austis, Dorgali e Orani, ampliando così il bacino di esperienze e di scoperte.
Il percorso, un susseguirsi di tappe significative, tocca Lula, Meana, Orotelli, Gavoi, Lollove, Onanì e Tonara, Belvì, Orgosolo e Sorgono, Olzai e Ottana, per poi culminare nei mesi successivi con Desulo, Mamoiada, Ovodda, Nuoro e Tiana, Atzara e Ollolai, Gadoni e Oniferi.
Infine, tre giorni dedicati a Fonni, prima di concludere il cerchio a Ortueri e Orune.
“Autunno in Barbagia – afferma il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò – rappresenta, con questa 24/a edizione, una testimonianza di continuità e impegno verso il nostro territorio.
” La novità quest’anno risiede in un approccio rinnovato all’artigianato, con una strutturazione più coordinata e un’offerta mirata, che valorizza al massimo il contributo dei maestri artigiani.
Nonostante la sfida di superare i risultati dell’anno precedente, con le sue oltre 450.000 presenze, un dato legato alla capacità fisica di accoglienza dei piccoli borghi, la forza della manifestazione risiede nella sua solida identità e nella capacità di attrarre un pubblico sempre più vasto.
L’evento si rivela un volano cruciale per il turismo extra-stagionale.
Come sottolinea l’assessore regionale del Turismo, Franco Cuccureddu, l’iniziativa contribuisce significativamente a destagionalizzare i flussi turistici.
I dati del passato anno hanno visto un incremento straordinario delle presenze turistiche, con un aumento del 45% a ottobre, del 32% a novembre e del 35% a dicembre.
Questi risultati, sebbene notevoli, sembrano preludere a un trend in crescita, come dimostrano i primi segnali positivi dei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile, che suggeriscono una continuità di crescita e una sempre maggiore consapevolezza del valore inestimabile del patrimonio culturale e artigianale sardo.
Autunno in Barbagia non è solo un evento, ma un’esperienza autentica, un viaggio emozionante nel cuore della Sardegna più vera.