La Regione Sardegna ha formalmente attivato un’azione urgente nei confronti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sollecitando una convocazione immediata di un tavolo dedicato alla crisi che coinvolge lo stabilimento Bekaert di Macchiareddu.
L’iniziativa, annunciata dall’assessore all’Industria Emanuele Cani a seguito di intensi dialoghi con le rappresentanze sindacali, i vertici aziendali e Confindustria, evidenzia una preoccupazione profonda e un impegno concreto a fronteggiare una situazione di potenziale impatto devastante per il tessuto economico e sociale sardo.
La decisione di Bekaert, multinazionale belga leader nella produzione di fili metallici ad alta resistenza, di dismettere la sede di Macchiareddu, trascende la dimensione regionale, configurandosi come una questione di rilevanza nazionale.
Il trasferimento della produzione, presumibilmente verso altri siti europei, non solo comporta la perdita di un importante polo industriale in Sardegna, ma solleva interrogativi più ampi sulla competitività del sistema produttivo italiano e sulla capacità di attrarre e trattenere investimenti strategici.
L’assessore Cani sottolinea, con chiarezza, che la specificità della linea di produzione dislocata a Macchiareddu – uniche nel suo genere in Italia – impone un intervento diretto e proattivo del Governo, con l’attivazione di canali diplomatici e istituzionali a livello europeo per salvaguardare un know-how prezioso e posti di lavoro qualificati.
La Regione Sardegna non intende limitarsi a un ruolo di semplice osservatore.
L’impegno è quello di intercettare ogni possibile opportunità per contrastare la decisione aziendale e garantire la permanenza di Bekaert sul territorio, mettendo a disposizione un pacchetto di strumenti di supporto che spaziano da incentivi finanziari a misure di riqualificazione professionale e alla ricerca di partnership industriali.
L’attenzione è rivolta soprattutto ai quasi 300 lavoratori direttamente coinvolti, le cui famiglie e la comunità locale risentiranno pesantemente in caso di chiusura.
L’episodio Bekaert si inserisce in un contesto più ampio di sfide per l’industria sarda, che deve affrontare la transizione verso un’economia più sostenibile e innovativa.
La Regione intende sfruttare questa crisi come un’occasione per ripensare il modello di sviluppo industriale, promuovendo investimenti in settori ad alto valore aggiunto, rafforzando la collaborazione tra imprese, istituzioni e mondo della ricerca, e creando un ambiente favorevole all’imprenditorialità e all’occupazione di qualità.
La salvaguardia del know-how industriale, la protezione del capitale umano e la promozione di un ecosistema produttivo resiliente sono diventati obiettivi strategici prioritari per il futuro della Sardegna.