cityfood
cityeventi
mercoledì 29 Ottobre 2025

Confindustria Sardegna: Riorganizzazione, rischio rallentamenti economici.

La recente riorganizzazione amministrativa delineata dal Decreto Terra dei Fuochi, con l’istituzione del Dipartimento per il Sud destinato a succedere all’Unità di Missione Zes Unica, solleva profonde preoccupazioni in Confindustria Sardegna.
L’associazione, pur comprendendo l’esigenza di una ridefinizione degli strumenti di sviluppo per il territorio meridionale, teme che la transizione possa innescare un periodo di incertezza e rallentamenti con impatti negativi per le imprese e per l’economia sarda.
L’Unità di Missione Zes, nata per superare le tradizionali barriere burocratiche e favorire l’attrazione di investimenti, ha dimostrato, in questi anni, di essere uno strumento operativo cruciale.

I dati a livello nazionale parlano chiaro: oltre 800 autorizzazioni uniche concesse, innescando un ciclo virtuoso di investimenti stimato in 28 miliardi di euro e generando nuove opportunità di lavoro per migliaia di persone.

Questo successo non è un mero dato statistico; è la testimonianza di un modello che ha saputo semplificare drasticamente le procedure, snellendo i processi decisionali e riducendo i tempi di attesa per gli investitori.

In Sardegna, questo approccio innovativo ha generato un impatto significativo, aprendo la strada a progetti imprenditoriali di portata considerevole, che spaziano dal turismo sostenibile all’economia circolare.
Solo a partire da gennaio, una dozzina di iniziative significative erano in procinto di decollare, con la struttura di missione pronta a programmare le necessarie conferenze di servizi.

L’interesse del tessuto imprenditoriale è tangibile: oltre cento imprese sarde hanno aderito al bando per il credito d’imposta Zes, chiuso a maggio, evidenziando la risposta positiva a strumenti agevolativi concepiti per essere rapidi ed efficienti.

La capacità dell’Unità di Missione Zes è stata quella di instillare fiducia, creando un ambiente favorevole all’innovazione e all’assunzione di rischi.
Questo si traduce in una maggiore attrattività per investimenti esteri e in una rinascita del dinamismo imprenditoriale locale.
Il Presidente di Confindustria Sardegna, Maurizio de Pascale, esprime il timore che la sua improvvisa scomparsa possa compromettere i progetti già avviati e generare un effetto domino di rallentamenti.
L’associazione sottolinea l’urgenza di garantire una transizione fluida, che preservi la continuità operativa e che non disperda le competenze acquisite.

Un vuoto normativo, una mancanza di chiarezza sulle nuove responsabilità e procedure, potrebbero inficiare un meccanismo che ha finalmente iniziato a dare i suoi frutti, non solo nel Sud, ma per l’intero Paese.

Confindustria Sardegna si impegna a collaborare con il Governo per trovare una soluzione che salvaguardi gli investimenti in corso e che continui a promuovere lo sviluppo economico e l’occupazione in Sardegna, evitando di compromettere il futuro del territorio.

È fondamentale che la riorganizzazione amministrativa sia un’opportunità per migliorare l’efficienza, non un ostacolo alla crescita.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap