La presenza del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, allo stand del Consorzio del Pecorino Romano alla fiera Anuga di Colonia ha segnato un momento cruciale per un settore agroalimentare italiano di primaria importanza.
L’incontro, caratterizzato da un dialogo aperto e costruttivo con il presidente Gianni Maoddi e numerosi rappresentanti del Consorzio, ha posto al centro la pressante questione dei dazi americani del 15% che stanno erodendo le prospettive di crescita dell’export di questo formaggio DOP.
La situazione attuale configura un campanello d’allarme.
Il Pecorino Romano, simbolo di tradizione e qualità italiana, si trova a fronteggiare una sfida complessa che rischia di compromettere il lavoro di migliaia di produttori e l’identità stessa di un prodotto iconico.
Il 40% delle esportazioni verso gli Stati Uniti, un mercato strategico, è ora pesantemente colpito da queste restrizioni, aggravate da un cambio sfavorevole dollaro-euro, amplificando le perdite economiche e mettendo a rischio la sostenibilità delle aziende coinvolte.
Lollobrigida ha ribadito l’impegno diretto del Ministero, delineando un approccio proattivo volto a mitigare gli effetti negativi dei dazi.
Le soluzioni in esame vanno oltre semplici misure di compensazione, esplorando un ventaglio di interventi mirati.
Si valutano, ad esempio, bandi specifici per la destinazione delle eccedenze a programmi di assistenza alimentare, in particolare a favore di comunità indigenti, e l’erogazione di finanziamenti dedicati a neutralizzare le perdite economiche derivanti dai dazi.
L’obiettivo è formulare una strategia di breve e medio termine che preservi la competitività del prodotto e tuteli il reddito degli operatori.
Il dialogo instaurato con il presidente Maoddi testimonia una rottura con il passato, caratterizzato da una maggiore prossimità e collaborazione tra il Consorzio e il Ministero.
Questa sinergia si rivela fondamentale per affrontare una sfida di tale portata, che non riguarda solo un singolo prodotto, ma l’intera filiera agroalimentare italiana e la sua capacità di competere sui mercati internazionali.
L’assessore regionale all’Agricoltura del Lazio, Giancarlo Righini, ha espresso il pieno sostegno della Regione, sottolineando la volontà di collaborare attivamente nella definizione di soluzioni concrete.
Questa convergenza di forze, a livello nazionale e regionale, rafforza la determinazione a difendere un patrimonio culturale ed economico di inestimabile valore.
La salvaguardia del Pecorino Romano non è solamente una questione economica, ma un atto di responsabilità verso le comunità rurali che lo producono, un investimento nella valorizzazione del “Made in Italy” e un segnale di forza e resilienza per il settore agroalimentare italiano.
La sfida è complessa, ma l’impegno congiunto di istituzioni e operatori del settore lascia presagire una risposta efficace e duratura.






