La questione Eurallumina, nodo cruciale per l’economia e il tessuto sociale del Sulcis Iglesiente, approda al centro dell’attenzione del Consiglio Regionale della Sardegna.
Cinque rappresentanti dei lavoratori, eletti dai colleghi, sono stati invitati a partecipare alla seduta odierna, dove si prevede un voto a favore di un ordine del giorno di sostegno alla vertenza in corso.
Questa iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di mobilitazione territoriale, testimoniato dall’adesione di ventiquattro comuni locali.
Come sottolinea Davide Boi, Rsa Eurallumina, l’obiettivo primario è quello di fornire un solido appoggio politico alla complessa situazione, preparando il terreno per l’incontro decisivo di domani al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
La speranza è che l’atto formale del Consiglio Regionale rafforzi la posizione dei lavoratori, offrendo un ulteriore peso contrattuale nel dialogo con la dirigenza aziendale.
Il fulcro della disputa rimane la sospensione delle sanzioni nei confronti dell’azienda, un ostacolo significativo alla realizzazione di un piano di investimenti stimato in 400 milioni di euro.
Questi capitali, se effettivamente impiegati, potrebbero rappresentare una svolta per il sito produttivo e per l’intera comunità locale.
L’urgenza è quella di aprire un tavolo di confronto costruttivo, per comprendere appieno le intenzioni dell’azienda e formulare un progetto industriale che garantisca la continuità produttiva e il futuro dei 400 lavoratori e delle loro famiglie.
Domani, una delegazione composta da circa quaranta lavoratori, affiancata dai delegati sindacali e da alcuni sindaci del Sulcis Iglesiente, si recherà a Roma con il primo volo da Cagliari.
Questo viaggio, denso di aspettative, segue un periodo di intensa protesta, culminata con l’occupazione di un silo aziendale ad un’altezza di 40 metri, durata quasi due settimane.
L’intervento della ministra del Lavoro, Marina Calderone, durante tale protesta, aveva offerto un primo spiraglio di speranza, ma la vera prova di svolta si attende dall’incontro convocato dal ministro Adolfo Urso.
La situazione, nata da un contesto di incertezza e preoccupazione, è carica di implicazioni per un’area che ha storicamente legato il proprio sviluppo all’attività industriale.
La speranza dei lavoratori dell’Eurallumina è che questo incontro possa segnare l’inizio di un nuovo capitolo, caratterizzato da chiarezza, trasparenza e un impegno concreto per il futuro del sito produttivo e del suo personale.
Si tratta di un momento cruciale, un punto di svolta che potrebbe decidere il destino di un’intera comunità.






