La crescente criticità della risorsa idrica nell’area del Logudoro, in particolare nei comuni di Sorso e Sennori, ha spinto i sindaci Fabrizio Demelas e Nicola Sassu a proporre una soluzione strategica per garantire un approvvigionamento più sicuro e sostenibile.
L’iniziativa, presentata ad Abbanoa, Egas e alla Regione, prevede il ripristino e la modernizzazione del vecchio potabilizzatore che un tempo collegava i due centri con l’acquedotto del Coghinas, attualmente dismesso da quasi due decenni.
La situazione attuale è caratterizzata da una progressiva carenza idrica, con il bacino del Bidighinzu, principale fonte di approvvigionamento per Sorso e Sennori, che sta raggiungendo livelli critici, compromettendo l’erogazione per una popolazione complessiva di oltre ventimila abitanti.
Il progetto di riattivazione del collegamento con il Coghinas si configura come una risposta proattiva a questa emergenza, mirando a diversificare le fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza da una risorsa sempre più vulnerabile.
La riattivazione del potabilizzatore non rappresenta solamente una soluzione immediata al problema dell’approvvigionamento, ma anche un’opportunità per ottimizzare la gestione complessiva della risorsa idrica a livello territoriale.
Liberando circa il 30% dell’erogazione totale del Bidighinzu, attualmente destinata alle utenze di Sorso e Sennori, si renderebbe disponibile una quantità significativa d’acqua per gli altri comuni della valle che non dispongono di alternative idriche, contribuendo a mitigare la pressione sul bacino e a promuovere una distribuzione più equa della risorsa.
Un sopralluogo tecnico, condotto dai sindaci in collaborazione con il direttore tecnico di Abbanoa, Guglielmo Ranellata, ha permesso di valutare lo stato di fatto dell’impianto e delle infrastrutture esistenti.
L’analisi ha evidenziato la necessità di un intervento di ricostruzione completa dell’impianto, piuttosto che una semplice riattivazione, e di una revisione degli schemi idraulici attuali per garantire un’integrazione ottimale con le reti comunali.
La fattibilità del progetto richiede ora un dialogo costruttivo e sinergico con Egas, gestore della rete idrica regionale, e con l’Agenzia regionale del distretto idrografico (Adis), per definire gli aspetti progettuali, identificare le fonti di finanziamento e ottenere le necessarie autorizzazioni ambientali.
Il sindaco Demelas sottolinea come l’iniziativa rappresenti una scelta pragmatica, ancorata a solide basi tecniche e orientata a rafforzare la resilienza del territorio di fronte alle sfide legate alla scarsità idrica.
Il sindaco Sassu, a sua volta, esprime la speranza che le istituzioni competenti prendano in seria considerazione la proposta, accelerando l’attuazione di una soluzione che possa alleviare le criticità idriche locali e liberare risorse idriche preziose per l’intera comunità.
Si tratta di un investimento strategico per il futuro, volto a garantire la sostenibilità del territorio e a tutelare il bene comune dell’acqua.






